domenica 9 gennaio 2011

2011 FUGA DA AMSTERDAM


Dopo più di 60 anni dalla deportazione nei lager nazisti, gli ebrei fuggono nuovamente dall’Olanda perché la loro vita è resa impossibile dal clima creato dall’Islam. Se non vogliamo che dopo questo paese europeo  tocchi a noi, dobbiamo evitare gli errori del multiculturalismo.
Leggete l’articolo di Giulio Meotti pubblicato il 29/12 sul Foglio


Giulio Meotti ha scritto anche una serie di articoli su quello che sta accadendo in Olanda sfortunata patria del multiculturalismo
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Ayaan Hirsi Ali (contro il falso vittimismo, dal Foglio)
(…) Agli occhi dei socialisti olandesi, chiunque non sia bianco od occidentale è una vittima, e in questo elenco sono inclusi i musulmani, i palestinesi e gli immigrati. Chi non è bianco e cristiano, e non condivide gli ideali della civiltà cristiana, è, per definizione, una vittima (…)

La crisi del socialismo olandese può essere valutata confrontando il suo atteggiamento nei confronti dell’islam e di Israele. Se uno skinhead dipinge svastiche in un cimitero ebraico, questo è nazismo e verrà punito. Se un immigrato marocchino fa lo stesso, è una espressione del suo disappunto per il conflitto israelo-palestinese.

L’ex deputato olandese di origini somale, Ayaan Hirsi Ali, nota per il suo attivismo a favore dei diritti delle donne e le critiche all’islam, è stata la sceneggiatrice del film di Theo Van Gogh Submission, e vive  isolata per le minacce di morte che arrivano dai musulmani indignati”.

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