giovedì 6 gennaio 2011

I TAGLI ALLO STIPENDIO DEI CONSIGLIERI REGIONALI NON COMMUOVONO

LETTERA AL RESTO DEL CARLINO DI DAMIANO ZOFFOLI, CONSIGLIERE REGIONALE PD


I politici della Regione Emilia-Romagna si sono ridotti lo stipendio.

Il provvedimento, approvato dall’Assemblea legislativa regionale prima di Natale, è entrato in vigore il primo gennaio. Vengono ridotte del 10 per cento le indennità dei consiglieri in tutte le diverse voci: base, diaria e funzione. Scompaiono poi i rimborsi chilometrici forfettari, legati alle effettive presenze.

I consiglieri regionali dell’Emilia-Romagna avevano già la retribuzione più bassa d’Italia. Con questo provvedimento, coerente con quanto avevo promesso pubblicamente in campagna elettorale, sono i primi a ridurla ulteriormente. Si tratta di un esempio concreto, all’insegna del buon senso, anche per la politica nazionale.
La convergenza è stata trasversale tra i gruppi politici. Al testo presentato dal Partito Democratico, e sottoscritto da Italia dei valori, Sel-Verdi, Pdl, Lega nord e Udc, è stato abbinato un progetto di legge del Movimento 5 stelle.

Nel 2010 l’indennità di carica lorda per i consiglieri regionali era pari al 65 per cento di quella degli eletti alla Camera dei deputati: 7.607,36 euro per 12 mensilità. Importi variabili invece per l’indennità di funzione, spettante solo ai consiglieri con particolari incarichi in seno all’Assemblea legislativa. Per i presidenti di commissione assembleare, come Damiano Zoffoli, l’indennità era pari a 1.462,96 euro lordi mensili. Il rimborso forfettario invece, pari al 65 per cento di quello dei deputati, ammontava nel 2010 a 2.606,02 euro lordi mensili. Ora tutti questi importi sono stati tagliati del 10 per cento con un risparmio previsto, per il solo 2011, di 800mila euro.

I risparmi più consistenti per le casse regionali arriveranno comunque dalla prossima legislatura con l’abolizione del vitalizio per i consiglieri: una scelta dettata non solo dal momento di crisi ma, in primo luogo, da un principio di uguaglianza: ciò che una persona normale, un lavoratore, impiega per avere un sostegno previdenziale sarà quello che serve anche a un consigliere regionale per ottenere la pensione.

I consiglieri che siedono nell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna sono 50, un numero relativamente basso se rapportato alla popolazione residente. Ai sensi dello Statuto regionale il loro numero sarebbe dovuto lievitare a 67 a partire da questa legislatura ma, nel 2009, l’Assemblea aveva deciso di confermare il tetto dei 50 consiglieri.
Damiano Zoffoli (Pd)
Consigliere e Presidente Commissione Territorio Ambiente Mobilità
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RISPONDE IL GIORNALISTA PAOLO MORELLI

IL CONSIGLIERE Damiano Zoffoli non riesce a farci commuovere: se abbiamo fatto bene i conti, dopo la decurtazione del 10% decisa a fine anno, lo stipendio di un consigliere regionale come lui è di 10.600 euro al mese, ai quali vanno aggiunti alcuni benefit che lo stesso Zoffoli ‘dimentica’ di specificare.
Inoltre i consiglieri hanno fatto il ‘grande passo’ dell’abolizione del vitalizio, ma non per loro, perché la norma verrà applicata dalla prossima legislatura!
Se a questo aggiungiamo che non pochi consiglieri hanno condotto campagne elettorali comunque incompatibili con i pur lauti compensi (e quindi evidentemente dispongono di altre risorse), mi sembra che ci sia poco da vantarsi e da richiamare le ‘persone normali’
! (Paolo Morelli)



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