sabato 19 febbraio 2011

UN MAESTRO DI LAICITA'

Auguri a un principe della chiesa che resterà nella storia

Eminenza, auguri vivissimi per i suoi 80 anni così lucidi e ben portati. “Laico, cioè cristiano” era un ritornello di don Giussani, che ci incitava a seguirla e a collaborare. Questa laicità lei ci insegna: che non possiamo pretendere che Dio faccia quel che spetta a noi e, insieme, dobbiamo aver fiducia che Dio compirà quello che noi non riusciamo a fare e che, addirittura, distruggiamo. La sua presidenza dei vescovi italiani ha costretto tutti – ed entusiasmato molti – in un confronto con la realtà, in un’affermazione delle ragioni concrete per cui si sta al mondo, si decide e si vive personalmente e con gli altri. Così io ho vissuto le occasioni in cui siamo stati più insieme: il referendum sulla legge 40 e il Family day. A Lei dobbiamo molto se il popolo italiano ha mantenuto la sua fondamentale cattolicità, in questi anni così tempestosi. Ricordo la sua omelia al funerale dei caduti di Nassiriya, quando insieme alla vedova Coletta ci ritrovammo tutti tristi, ma non disperati. Dio è entrato nella storia e si è immedesimato nel destino degli uomini, abbracciando una realtà che, per quanto dura, porta tracce dell’amore con cui è stata creata ed è sostenuta. Abbiamo bisogno ancora di lei che, per fortuna, sa che l’opera di costruzione e di educazione è infinita ed è una responsabilità da cui non ci si può esimere, in qualsiasi ruolo e in qualsiasi momento. Continui a darci una mano.

di Giancarlo Cesana

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