martedì 8 marzo 2011

BIOTESTAMENTO


di Assuntina Morresi
Tratto da Stranocristiano.it il 5 marzo 2011

Lo chiamiamo tutti biotestamento, ma bisognerebbe parlare di dichiarazioni anticipate di trattamento. E’ la legge in discussione in parlamento, e si sta alzando un gran polverone per cercare di confondere le idee.

Vediamo di chiarirle:
- nel Pd, Udc e FLI ci sono dei problemi e molti non vorrebbero arrivare al voto. Il PD perchè altrimenti si spacca, nelle sue parti cattoliche e laiche. L’Udc voterebbe compatta ma non vuole marcare le differenze con il FLI, un partito appena nato e già quasi morto, ma che gli è necessario per costruire il “grande centro”. E quindi Udc e FLI non vogliono votare, per non segnare le distanze: Pierfurby Casini si sta sgolando a dire che o-signora-mia-ma-quanto-andiamo-d’accordo-io-e-Fini (come stasera su La7). Si accampano scuse surreali: addirittura i cattolici del Pd stanno dicendo che la legge in discussione aprirebbe all’eutanasia, mentre gli altri del PD dicono, al contrario, che si tratta di una legge contro ogni libertà di scelta. Tutti insieme appassionatamente stanno cercando di rimandare il testo in commissione, per levarlo di mezzo e se possibile seppellirlo del tutto.

- una parte del mondo cattolico ha le idee confuse, e pur essendo di orientamento pro-life, sostiene che la legge non servirebbe, perchè basta la costituzione, il codice deontologico dei medici, etc. Forse si dovrebbero chiedere come mai sono d’accordo con Ignazio Marino, Veronesi e con i radicali, che questa legge non la vogliono più.

- la maggioranza adesso al governo sta invece cercando di portare a casa la legge: se non ci riescono adesso, questa legge non si farà mai più, qualsiasi sia il prossimo governo, proprio perchè sarà pressochè impossibile che ci sia uno schieramento sufficientemente compatto da approvare una legge che divide così tanto. La prossima maggioranza, molto probabilmente, sarà più frammentata di questa, e con più persone laiche, o comunque indifferenti ai valori non negoziabili.

Per chiarire i contenuti della legge, propongo quattro letture.
1. un appello di Antonio Socci, oggi, su Libero. Un appello non in quanto cattolico, o giornalista, ma come padre di Caterina. Da leggere, assolutamente. Molto chiaro: solo chi vive in prima persona certe situazioni si rende veramente conto della posta in gioco. Ci torneremo su.
4. Un’intervista a Eugenia Roccella, su Avvenire.

Sono quattro pezzi molto chiari, che spiegano PERCHE’ SERVE UNA LEGGE, e PERCHE’ SERVE PROPRIO QUESTA LEGGE.

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