lunedì 11 aprile 2011

STUPEFACENTI MENZOGNE


UN DISEGNO PERVERSO



Gran Bretagna, 1997: il quotidiano Independent lancia una campagna senza precedenti per chiedere la depenalizzazione della cannabis.

L’anno dopo, 16 mila persone sfilano ad Hyde Park a sostegno della proposta. Nel 2004, il governo Blair cede: la cannabis passa dalla categoria B a quella C, ossia tra le droghe leggere, il cui consumo personale non è più un reato punibile con l’arresto, ma con multe in denaro. Una decisione che si è rivelata un grosso errore, poiché ha innalzato da 1.600 a 22000 il numero di persone che ogni anno, nel Regno Unito, finisce in cura per abuso di droghe. La metà dei malati è minorenne.

Per questo, l’Independent il 16 marzo 2007 riconosce di aver clamorosamente sbagliato, si cosparge il capo di cenere, e mette in guardia dai nuovi pericoli: la droga che si fuma oggi, il così detto ‘skunk’, è tratta da un tipo di cannabis 25 volte più potente di quella di 10 anni fa e crea conseguenze gravissime sull’organismo umano, soprattutto a livello psichico.

Secondo Robin Murray, docente di psichiatria al King’s and St Thomas’ Medical School a Londra, infatti, almeno un decimo dei 250 mila schizofrenici del Regno Unito avrebbe evitato di ammalarsi se non avesse fatto uso di cannabis. Colin Blakemore, capo del Medical Research Council, che alla fine degli anni Novanta si schierò con la campagna antiproibizionista dell'Independent, ha parimenti cambiato opinione su questa droga: ''Il legame tra la cannabis e le psicosi è chiaro ora, non lo era dieci anni fa''. Indietro tutta, insomma; tante scuse: la cannabis fa male anzi malissimo.

In Italia lo stesso giorno del 2007 la magistratura boccia il decreto Turco che aveva raddoppiato la quantità di cannabis che poteva essere detenuta senza incorrere nelle sanzione penali, stabilendo che, in base alla legge, la quantità di sostanza detenibile non può essere decisa sulla base della dicrezionalità politica, ma la scelta deve essere “tecnica”. In parole povere accusa la Turco di avere fatto una scelta solo “politica”.

La stucchevole ministro Turco, invece di chiedere scusa come il buon senso imporrebbe, nella sua retorica evanescente, auscultante, comprensiva, ma a caccia di voti facili, fece ricorso, (secondo la sua morale bisogna sempre rispettare le sentenze, quando sono contro gli altri).

La Turco, facendo parte di quella patetica schiera di ex giovani, ex falsi anticonformisti, ex falsi anticomunisti, continua a parlare di quel che non conosce, non sa, non comprende, perché gli spinelli non sono più quelli di trent’anni fa, che magari avrà fumato al campeggio dei pionieri, e come lei i suoi sodali non hanno ancora capito che quando ci si trova di fronte ad un giovane che fa uso di droga, il problema è come togliergliela, non come dargliela, e che il compito della politica non è la misurazione del danno fisico prodotto da uno spinello (comunque rilevante), ma riflettere su dove conduca una strada che fin dal primo passo promette un’alterazione della ragione.

Aprile 2011: poiché errare è umano e perseverare diabolico, l’ex giovane di turno Nichi Vendola governatore pugliese sfodera la sua ultima trovata : il campo di canapa per produrre olio di marijuana "a scopo terapeutico". Un'iniziativa che segue il progetto della regione Toscana di legalizzare l'uso della cannabis "per fini medici". Ce n'è abbastanza per non scorgere l'ennesimo tentativo di voler sdoganare le impropriamente dette "droghe leggere". A Nichi, ma che stai a ddì??

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