venerdì 27 maggio 2011

I MARTIRI E LA STRAGE

IL GUP DELL'AQUILA SI E' FATTO SISMOLOGO

Nel caso dell’Aquila, si afferma l’idea della “strage”. Uno dei fondatori dell’associazione “309 martiri dell’Aquila” (Giustino Parisse, che il 6 aprile del 2009 ha perso due figli e il padre), ha detto che “il terremoto è il killer, i mandanti ora sono da individuare”.

Lo storico Ernesto Galli della Loggia, editorialista del Corriere della Sera, fa notare che “è la strage di Piazza Fontana – prima la parola ‘strage’ era stata usata solo per Portella della Ginestra – ad aver fornito il modello. Lì è nato un paradigma che fa ricondurre al malaffare statale ogni orrore, con l’altro paradigma della magistratura che ‘fa luce’, che deve scoprire la verità. Anche dove, come in queste cronache dall’Aquila, la verità è il terremoto. Attenzione: non sto dicendo che non va perseguito chi ha costruito la casa dello studente con cemento inadatto. Lì, se sarà appurata, c’è una frode in appalto, e i responsabili vanno condannati.

Ma è evidente la corruzione del linguaggio, se definiamo ‘martiri’ le vittime del terremoto o i morti alla stazione di Viareggio, uccisi nel giugno del 2009 dall’esplosione di un carico di propano. Martiri sono i fratelli Bandiera, i cristiani al Colosseo, Salvo D’Acquisto. Martire significa ‘testimone’, qualcuno che con la propria morte testimonia dell’adesione a certi valori ideali. Chi rimane vittima di una sciagura non è un martire. Ma nemmeno questa definizione è casuale, perché serve a condannare alla dannazione perpetua i presunti artefici del martirio”.
C’è una strage, ci sono i martiri, deve esserci una colpa giuridicamente rilevante: la mancata onniscienza, il mancato allarme per il terremoto, il mancato rispetto di un principio di precauzione che, preso alla lettera, richiederebbe l’evacuazione dell’intera zona appenninica (ma nel 1985 la commissione Grandi rischi diede l’allarme per un terremoto in Garfagnana e l’allora ministro della Protezione civile, Zamberletti, ordinò l’evacuazione di circa centomila persone. Non ci fu nessun terremoto e Zamberletti finì sotto inchiesta per procurato allarme).

DA IL FOGLIO

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