domenica 30 ottobre 2011

E SE MI RISVEGLIASSI DOMANI?

MASSIMO PANDOLFI richiama tutti e in particolare i cattolici bolognesi a non discutere astrattamente sui principi non negoziabili, e a tenere conto della realtà di Cristina.
risponde VALENTINA CASTALDINI Consigliere Comunale PDL di Bologna

Cristina, silenzio assordante

di Massimo Pandolfi
Tratto da Il Resto del Carlino del 27 ottobre 2011

Colpisce il silenzio assordante della politica.
Ci scrivono artisti, registi, gente comune, gente commossa dalla storia di Cristina Magrini, gente che ci mette faccia e firma per appoggiare l’iniziativa lanciata sul Carlino da Gianluigi Poggi e da un gruppo di bolognesi che si è preso a cuore la vicenda di questa donna che da 30 anni vive in stato vegetativo e di minima coscienza, accudita quotidianamente da papà Romano, che continua a dire amorevolmente che la sua Cristina «è bella, anzi bellissima».

Però papà Romano ormai ha 78 anni e comincia a preoccuparsi per il futuro: più per quello di sua figlia che per il suo. Ecco perché l’idea di ‘adottare’ Cristina, per ora con un gesto simbolico come la cittadinanza onoraria, potrebbe rappresentare per Bologna un passaggio importante, diciamo pure una svolta culturale. Sarebbe come dire: non ci sono cittadini di serie A e serie B, la nostra Cristina è di serie A come tutti noi. Anzi, di Champions League. Intanto l’abbracciamo così: le apriamo Bologna. Domanda: ma ci crediamo davvero a queste cose qui? I politici bolognesi ci credono davvero a queste cose qui? E allora torniamo al nocciolo della questione e a quel silenzio assordante di cui sopra. Silenzio che fa sorgere un dubbio: ma non sarà che a parole sono tutti bravi e buoni, ma in pratica, quando c’è da passare ai fatti, beh, la musica cambia o peggio ancora è sempre la stessa, solita, desolante tiritera?

Il Consiglio comunale è l’istituzione che può dire sì o no a una richiesta simile e purtroppo non sta dicendo nè sì, nè no: fa finta di nulla. I 36 rappresentanti di Palazzo d’Accursio (più il sindaco Virginio Merola) hanno ricevuto dieci giorni fa il libro di Cristina e una lettera di accompagnamento di Gianluigi Poggi con la richiesta di cittadinanza onoraria per la sfortunata ragazza. Se anche fossero stati così distratti da non leggere il Carlino dal 4 ottobre scorso (e ne dubitiamo fortemente...) ora sono per forza informati dei fatti.

Eppure nessuno si muove. Neanche i cattolici. Neanche quei cattolici di centrodestra che amano riempirsi la bocca quando c’è da discutere astrattamente e a volte aridamente di difesa e tutela dei cosidetti valori non negoziabili, come la vita, dal concepimento alla sua fine naturale. Ora che c’è una presenza reale, ora che c’è la ‘carne’, ora che c’è Cristina che bussa alla porta — alla porta del nostro cuore prima ancora che a quella del Municipio — dove sono finiti questi valori non negoziabili?

http://www.miradouro.it/node/54238


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CRISTINA MAGRINI, LA POLITICA DI BOLOGNA SI È SVEGLIATA

PUBBLICATO DA MASSIMO PANDOLFI SAB, 29/10/2011 - 12:42

Per Cristina Magrini qualcosa si muove. Molto si muove. Dopo il mio articolo-appello pubblicato sul Carlino (e anche su questo blog) e rivolto ai politici bolognesi, assenti e indefferenti di fronte alla richiesta di cittadinanza onoraria per questa donna da 30 anni in stato di minima coscienza, il Pdl finalmente si è svegliato. Il capogruppo in consiglio comunale Lisei ha spiegato al nostro giornale che presenterà un ordine del giorno per andare a votare la cittadinanza onoraria e a quel punto ci si conterà e se qualcuno dovesse dimostrarsi insensibile a questa causa e votare contro, beh, se ne assumerà la sua responsabilità. Molto bello anche l'intervento che ci ha inviato un altro consigliere comunale di Bologna, Valentina Castaldini, e che qui di seguito pubblico.

Valentina Castaldini.

Diamo al Carlino quel che è del Carlino. Massimo Pandolfi ci ha lanciato un segnale sacrosanto, strappandoci fuori da una grave distrazione.
Nel turbinio delle cose spesso solo apparentemente importanti che affliggono i consiglieri comunali, stavamo per non accorgerci di una occasione straordinaria e di un fatto elementare di giustizia da affrontare. Cristina Magrini e suo padre. Grazie, Pandolfi. Sono rimasta colpita dalle parole straordinarie del padre di Cristina.
 Mi sono resa improvvisamente conto, uscendo dall'attivisimo quotidiano, che è lo stesso suo sguardo e la sua capacità di giudizio che voglio avere nei confronti dei miei figli.
Così capisco meglio, vedendo lo straordinario amore che un padre così ha verso sua figlia, che il mio personale e più autentico desiderioè che i nostri figli, tutti i figli di questa città, non restino soli, soprattutto se nel bisogno drammatico.
Perciò "touché", caro Pandolfi, per l'affondo legittimo alla distrazione: non posso non rispondere all'appello lanciato. Sono certa che tutto il Consiglio Comunale e il nostro Sindaco daranno la cittadinanza onoraria a Cristina perché sono certa del fatto che, aldilà delle nostre appartenenze politiche, c'è qualcosa di più grande e profondo che ci muove, la stessa cosa che non ci può far stare tranquilli e che ci fa chiedere: cosa ne sarà di lei una volta che Romano non ci sarà più.
Non abbiamo tutte le risposte agli infiniti bisogni che bussano alle porte della nostra amministrazione. Ma abbiamo una responsabilità: almeno provarci e non distrarci, ogni giorno. Grazie a chi ha rotto questo silenzio e grazie a quella famiglia che è per tutti noi segno tangibile di speranza. Quella speranza che può rimettere in moto Bologna.

http://club.quotidiano.net/pandolfi/cristina_magrini_la_politica_di_bologna_si_e_svegliata

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