venerdì 18 novembre 2011

SANITÀ EMILIANO ROMAGNOLA UCCISA DALLA POLITICA

ALL’OSPEDALE ferrarese di Cona manca ancora la carta igenica, ed è questo uno dei mille motivi per cui la sua apertura è slittata per la diciannovesima volta. Il governatore Errani, nel gennaio del 2009, promise: «Per Cona non perderemo neanche un minuto». Ne ha persi ‘solo’ 11 milioni e 563 di minuti, cioè 22 anni. Complimenti.
Sono passati vent’anni da quando Papa Giovanni Paolo II posò la prima pietra nella valle “ Della Morte”

Complimenti anche ai cervelloni dell’assessorato regionale alla Sanità che sono persino riusciti a farsi rimproverare dal Garante della privacy per come hanno ridisegnato i nuovi ticket, che consentono a medici e farmacisti di farti i conti in tasca.

 Questa, signori, sarebbe la sanità modello d’Italia: tanto di cappello ai medici, per carità, ma sui politici lasciamo perdere.Sul pasticciaccio ticket, c’è una locandina, appicciccata negli ospedali e un po’ in tutte le sale d’aspetto degli ambulatori regionali, che grida vendetta. In questa locandina, la Regione Emilia Romagna dà (giustamente) le istruzioni tecniche agli utenti ma si lancia anche in un attacco sbracato all’ex governo.

Non si fa così. O meglio: Errani e l’assessore Lusenti sono liberissimi di attaccare politicamente Berlusconi, magari Monti o chi par loro, è ovvio. Ma nel momento in cui questi signori rappresentano l’Istituzione Emilia Romagna e si rivolgono ai cittadini, no. Devono diventare tecnici. Fra istituzioni (di qualunque colore politico esse siano) serve rispetto e collaborazione. Altrimenti è l’anarchia, altro che federalismo.


MASSIMO PANDOLFI

vedi anche: http://ferrara.webnode.it/news/ospedale-di-cona/

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