domenica 19 febbraio 2012

LE OFFESE AL VOLTO SANTO. DA QUESTA RIDICOLA FARSA EMERGE IL PROFUMO DEGLI AFFARI

FINANZIAMENTI PUBBLICI ALLA SOCIETAS RAFFAELLO SANZIO PER 290.000 EURO ALL'ANNO

IO STO COL CARDINALE CAFFARRA

Continua un grande brusio attorno a questa presunta “opera d’arte”,così definita dalle menti libere, liberate e illuminate, dai maestri del pensiero unico, dai radical chic, e incompresa da tutti gli altri ignoranti integralisti e indottrinati che parlano a vanvera, il popolino credulone, da guardare con sufficienza dall’alto al basso.



Fra questi c’è anche il Cardinale Caffarra, che proprio ieri ha detto che “siamo sdegnati e addolorati, come cittadini e come credenti. Come cittadini nel vedere che l’esercizio della libertà espressiva non conosce più neppure i limiti del rispetto dell’altro. Come credenti nel vedere inserito il Volto Santo in uno spettacolo indegno, offensivo, e obiettivamente blasfemo e sacrilego. Sacrilegio è anche trattare indegnamente i simboli sacri, così come la bestemmia si estende anche alle sante immagini”.


Benissimo, ognuno spende il suo tempo come vuole. E, mentre mi dispiaccio enormemente per quelli che spendono i loro soldi per un teatro così squallido, mi rallegro con il nostro regista poiché, alla fin fine, è il profumo degli affari (più che quello delle latrine) quello emerge da questa ridicola farsa. Questo è lo stupore vero, che gli incassi crescono, e che le istituzioni foraggiano. Perché non continuare ad approfittarne?

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DAL RESTO DEL CARLINO
TANTI SOLDI PUBBLICI ALLA SOCIETAS RAFFAELLO SANZIO

Contributi pubblici per 290mila euro annui
di Paolo Morelli

Cesena, 19 febbraio 2012 - SARÀ VERO che tutti gli artisti devono essere liberi, ma crediamo che tutti possano dire la loro sullo spettacolo di Castellucci, anche senza averlo visto, dato che quello stesso spettacolo lo paghiamo un po’ tutti.

Abbiamo fatto una ricerca, speriamo completa, arrivando alla conclusione che lo spettacolo ‘Sul concetto di volto nel figlio di Dio’ e tutta l’attività della Societas Raffaello Sanzio, la compagnia teatrale cesenate che lo mette in scena, è abbondantemente coperta da contributi pubblici, quindi anche da soldi che provengono dalle nostre tasche.

Lo scorso anno, per esempio, il Ministero dei Beni culturali ha contribuito all’attività della Societas con 183.520 euro, ai quali vanno aggiunti 70.186,32 euro provenienti dalla Regione Emilia-Romagna. In totale fanno 253.706,32.

Va detto che negli anni precedenti andava ancora meglio: la Regione ha stanziato per l’attività della Raffaello Sanzio qualche migliaio di euro in più (73.614 nel 2010 e 72.797 nel 2009), mentre dal Ministero dei Beni culturali nel 2003 riconobbe alla compagnia cesenate un contributo di 210.000 euro, e siccome l’anno dopo la Commissione consultiva per l’assegnazione dei contributi allo Spettacolo dal Vivo aveva deciso una riduzione di 16.000 euro provocando la reazione dell’onorevole Franca Chiaromonte e di altri otto parlamentari dei Democratici di Sinistra (Grignaffini, Carli, Capitelli, Giulietti, Martella, Sasso e Tocci) che il 25 febbraio 2004 presentarono un’interrogazione al ministro per i Beni e le attività culturali, protestando perché il contributo era stato ridotto a causa della relazione sui programmi della compagnia cesenate «più ideologiche che operativamente indirizzata alla specificazione di pratiche editoriali e di progettualità scenica».

Ma non è finita qui: il Comune di Cesena non dà contributi diretti alla Societas Raffaello Sanzio, ma gli ha concesso gratuitamente l’uso di parte dell’ex Istituto Comandini, adattato a struttura teatrale.

Qualche altro soldo, invece, arriva dalla Fondazione Emilia-Romagna Teatro, della quale il Comune è tra i soci principali, che per la stagione 2010-2011 ha assegnato alla Societas un contributo di 36.000 euro in cambio dell’effettuazione del Festival Mantica, di Puerilia (Festival di puericultura teatrale), di una rappresentazione di ‘Homo Turbae’ al Teatro Bonci e del laboratorio teatrale con le scuole ‘Basta! La voce Basta’.

Paolo Morelli

http://www.ilrestodelcarlino.it/cesena/cronaca/2012/02/19/670140-caso_castellucci.shtml

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