lunedì 15 ottobre 2012

300 NUMERI DI AD HOC


AD HOC, volantino del Crocevia che ogni settimana pubblica brani della parola del Papa, ha raggiunto il numero 300.

Dal 2007 l’incontro conviviale del venerdì è diventato per molti un momento fondante del cammino settimanale. Perché  non è mai stato un incontro fra “pari”, ma un incontro con un paragone autorevole.

Per questo gli amici del Crocevia si sono ritrovati per una serata di festa  con le famiglie e i figli, per amore di ciò che ci accade ora.

LUNEDI’ 8 OTTOBRE 2012  300 NUMERI DI AD HOC

IL MAGISTERO DI BENEDETTO XVI: GUIDA PER UN GIUDIZIO ESATTO.     Riflessione di don Agostino Tisselli per gli amici del Crocevia

 A partire dall’incontro di BENEDETTO XVI  con i suoi ex allievi (sett. 2012)

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  1. NESSUN POPOLO HA UN DIO COSI’ VICINO COME ISRAELE HA VICINO IL SUO DIO.
a.      Un Dio astratto e lontano non è credibile. L’uomo in quanto tale ha bisogno di un DIO PRESENTE

-          Che mostri il suo volto
-          Che si riveli
-          Che entri nella sua storia per guidarla alla liberazione , al compimento del suo desiderio.

b.      Questo è un dio convincente che suscita la meraviglia degli altri popoli verso Israele.

  1. IL DIO DI ISRAELE MOSTRA LA SUA VICINANZA CON IL DONO DELLA LEGGE:
a.      Non è frutto della presunzione umana

b.      Ma è dono della presenza di Dio (Dio stesso) che rende saggio e giusto il popolo

  1. LA SAGGEZZA E’
a.      L’arte di essere uomini

b.      L’arte di saper vivere bene

c.       L’arte di saper morire bene

  1. QUESTO PUO’ ACCADERE SOLO QUANDO SI E’ RICEVUTA LA VERITA’ E DALLA VERITA’ CI SI LASCIA CONDURRE (IN UN PARAGONE CONTINUO CON LEI). LA CULTURA E’ (come affermava ripetutamente don Giussani) COSCIENZA (paragone) CRITICA E SISTEMATICA DELL’ESPERIENZA (fare le cose con un giudizio dentro).
Capacità critica= pensare – ponderare – dare peso – valutare – dare un prezzo (dal greco “crino”). Per pesare una merce occorre metterla in un piatto della bilancia, e sull’altro piatto l’unità di confronto, l’unità di misura, il “peso”, il criterio. Senza questo tutto è “scriteriato”, menzognero, non giusto, arbitrario, non attendibile, non si può ESSERE UOMINI IN MODO RETTO.

  1. LA LEGGE
a.      Nulla togliere a ciò che viene da Dio come dono
b.      Nulla aggiungere come incrostazione dalla presunzione umana

  1. LA CHIESA E’ L’ISRAELE UNIVERSALE NEL QUALE PERSISTE IL NUCLEO ESSENZIALE DELLA LEGGE: CRISTO STESSO

  1. L’amore di Dio per noi
  2. Il nostro amore per lui
  3. E per gli uomini
Nel quale ritroviamo tutta la saggezza di DIO, nell’essere uniti con Cristo
-          Con-camminando con Lui
-          Con-vivendo con Lui

Impariamo la SAGGEZZA DI DIO CHE E’ VERITA’
Questa saggezza, questa vicinanza di Dio, questa legge è Cristo stesso.
 

  1. “QUALE POPOLO può dire che Dio gli sia così vicino?”
Questo popolo non lo abbiamo fatto noi. Ci è stato donato.

  1. E’ UNA GRATITUDINE CHE SI IRRADIA INTORNO E CHE UNISCE GLI UOMINI NELLA CHIESA DI CRISTO. Ma anche nella Chiesa accade questo fenomeno: siamo preoccupati di lodare noi stessi e le nostre opere. “Siamo generati per mezzo di una parola di verità”: la verità sembra lontana, nessuno può dire: ho la verità.
  2. E’ LA VERITA’ CHE CI POSSIEDE , E’ QUALCOSA DI VIVENTE! NOI NON SIAMO SUOI POSSESSORI, BENSI’ SIAMO DA LEI AFFERRATI. La verità non va solo ascoltata, occorre lasciarsi FORMARE E GUIDARE DA LEI. LA VERITA’ E’ COSI’ VICINA CHE E’ UNO DI NOI. Conosce il “sapore” dell’essere umano, lo conosce dal di dentro, vi entra dentro (EUCARISTIA) per rinnovarci.

 

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