martedì 23 aprile 2013

NON ESULTIAMO


Esultare per la "rielezione" di Napolitano può confortare qualcuno che in genere ha poco da esultare o godere, ma è da babbei. Può essere il male minore, certo, ma di fatto è una foglia di fico per un sistema che stava implodendo grazie soprattutto alla ignavia e allo sbandamento culturale (e duqnue politico) dell'ex grande partito della sinistra -di cui Napolitano è stato influente leader- che ha scelto di suicidarsi in nome del potere.
Dunque risparmiateci gli entusiasmi. Anche perché se tra i premier in pectore gira il nome di Amato, il succhia-soldi dai cc privati, non c'è da stare allegri per vari motivi. Comunque nasca sto governo sarà un governo debole che dunque dovrà farsi "forte" perché saprà fare alcune cose forti. Riforma elettorale, e interventi fiscali e sociali per ridare fiato a una economia soffocata da una crisi - è bene ricordarlo - che è stata voluta dalla finanza internazionale, non è piombata dal cielo come il morbillo.

Ma una cosa è chiara: se vi sarà resistenza e rinascenza non sarà dalla politica, da quell'agone difficile e un po' sterile in cui si alternano primattori e comprimari - come la triste figura di Grillo, capitato lì solo per succhiare soldi e consensi alla sua "ideologia" della rete. Ma dal duro resistere delle famiglie, delle persone che si vogliono bene e si aiutano, dalla carità di tanti e dalla cura che in molti mettono in un mestiere non perché guadagnano molto o li vede il capo, ma perché si fanno ammirare dagli angeli. In un paese in cui non c'è più religione, è evidente che non c'è nemmeno più politica, né società civile, ma solo duro vano scontro di forze.

da Robot-clandestino

Nessun commento:

Posta un commento