lunedì 24 giugno 2013

LE SENTENZE SI RISPETTANO

LA GIUSTIZIA OGGI è diventata solo una finzione in cui non crede più nessuno.

La Giustizia è diventata solo un codice di legittimazione per cui tu ti senti in sintonia con il conformismo implacabile del resto della società.
Questo è il valore della frase che ripeti di continuo e che dice:" le sentenze non si giudicano ma si rispettano".

Probabilmente nessuno vuol sapere da te questo, nessuno se ne accorge anche se lo stai dicendo, perché la gente non vuole correre rischi. Ma perché tu lo dici? Perché sai che in questo modo mandi un segnale, un codice al potere, guardate che io sono una persona in regola che obbedisce a quello che è stato stabilito.

Il senso di questo messaggio è molto chiaro: io sono un suddito fedele (e pauroso) e per questo faccio quello che vuole il potere.

Quello che affermo è un valore che nessuno mi può contestare, non è un disvalore, e così io mi identifico con il potere, tramite l’ideologia, l’ideologia che ha questa funzione di elevare la realtà dell’abiezione, della miseria umana, della paura, a qualcosa di elevato, alla giustizia universale;
E questa ideologia che maschera tutto, che annebbia la mente e il cuore degli uomini, è la vita nella menzogna.

E' sempre più chiaro che il post-totalitarismo di cui parla Havel non è qualcosa che riguarda il passato, ma è un memento per l'occidente, per noi oggi, qui e ora, e che ci svela il nostro latente destino.

IL CROCEVIA

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