mercoledì 11 dicembre 2013

SI, E' LA SPERANZA DI VEDERLI SPARIRE


Non è la politica, che non ci appassiona.

Non è la squadra annunciata a gran velocità, con la superquota rosa di sette donne contro cinque uomini: le rivendicazioni femministe ci scaldano anche meno della politica.

E’ la speranza di veder sparire i Bersani, le Rosi Bindi, i D’Alema, le Camusso, e con loro le buone cose di pessimo gusto che finora hanno imperato, e che meriterebbero un redivivo Guido Gozzano.

E’ la speranza di veder sparire, o almeno cadere in disgrazia, questi
uomini evoluti, con una chiara visione darwiniana dell’universo, e una solida cultura democratica, questi  buoni a nulla, ma capaci di tutto, che ci hanno avvelenato la vita per vent’anni, questi rivoluzionari che volevano fare le barricate con i mobili degli altri, questi anti italiani che prima hanno sperato nella vittoria di Stalin e poi in quella di Obama, che si sentono autorizzati a giudicare e condannare senza contraddittorio perché non avrebbe senso, a loro parere, ascoltare chi ha torto, che vivono all’insegna di una «doppia morale» educati da Palmiro Togliatti, cattivi maestri che obbediscono alla «legge ferrea della disonestà intellettuale» e che pontificano dalle pagine della stampa radical chic per giustificare, «contestualizzandole», le imprese dei loro allievi: i contestatori, i rivoluzionari, i terroristi in abbigliamento all’ultima moda.

E’ per questa speranza che mormoriamo sottovoce “forza Renzi”.

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