giovedì 22 maggio 2014

PENSIERI IMPROVVISI

IL CRISTIANESIMO DEVE ESSERE AUDACE

L'attuale cristianesimo pecca di buona educazione.



Si preoccupa soltanto di non sporcarsi, di non mostrarsi indelicato, teme il fango, la grossolanità, la franchezza, preferendo una meticolosa mediocrità a tutto il resto.

A che punto siamo arrivati  sbavando l'olio santo si è trasformato in una melassa dolciastra (la sola parola «unzione» procura la nausea). Si stringono piamente le labbra e si attende che il Signore dia dieci in condotta.
Come beghine, si arrossisce a ogni accenno di piaceri proibiti: «Ah, che dite mai? Io una di quelle? Avete perso il senno. Io sono illibata ».

Hanno confuso la Chiesa del Cristo con un educandato per signorine, perbene.
Insomma, tutto quello che è vivo e brillante è passato in mano al vizio, alla virtù non resta che sospirare e spremere una lagrimuccia.
Essa ha dimenticato gli infocati improperi della Bibbia.

Invece il cristianesimo dev'essere audace e chiamare le cose col loro nome. E' giunta l'ora di rinunziare agli angioletti inghirlandati, perchè diventino angeli più forti e più evidenti degli aeroplani. «Aeroplani» non già per scimmiottare il mondo contemporaneo, bensì per superarlo.
Di questo passo si può cadere nell'eresia. Ma oggi l'eresia è meno pericolosa di quanto non sia l'essicarsi della radice.

Signore! Meglio errare nel tuo nome che dimenticarTi. Meglio peccare per Te che scordarTi. Meglio perire che scomparire dalla Tua presenza.

Andrej Sinjavskij da: Pensieri Improvvisi

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