giovedì 12 febbraio 2015

IL TESTIMONE

Oggi don Ezio Casadei, padre e fratello, guida del movimento a Cesena da 50 anni, chiudendo gli occhi nella morte, li ha aperti alla realtà più vera, ed è già alla presenza del Padre.

Non c’è molto di chiaro in questo mondo.

Esistere vuol dire vivere sulla riva di un’isoletta avvolta in un mare sconosciuto. Le tenebre ci sovrastano e ci confondono: non ci è dato capire molto quaggiù, almeno delle cose che contano. I più sottili ragionamenti e le più intelligenti filosofie sembra che non riescano a graffiare veramente sulla realtà. Sono come solitari complicati e interminabili per ingannare l’attesa.

Ma l’attesa di cosa? Di un testimone.

Un testimone ci incoraggia a non moltiplicare i ragionamenti, ma ci prende per mano e ci porta davanti a Gesù, il figlio di Dio, il principio e la fine. Ed ecco che l’oscurità di cui siamo fasciati rivela una presenza, una vita, un destino di comunione.

Percepire la presenza di Cristo, ascoltarne il respiro oltre la soglia, andare con passo sicuro verso di lui perchè si riveli e ci riveli non la possibilità di sapere e di capire, ma la ragione per vivere: questo il vero dono di un testimone.

Questo dono è stato fatto a noi da don Ezio.


2 commenti:

  1. Caro Billy, sei stato una presenza costante
    nella nostra vita.
    Ora che sei puro spirito
    lo sarai ancora di più.
    Bruno V.

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  2. Pensando a don Ezio capisco cosa vuol dire essere stato" afferrato da Cristo" .
    La frase di San Paolo non si capisce per me se non attraverso l'incontro con uno come lui che voleva condividere con tutti la novità di Gesù Cristo presente, presente come glielo aveva fatto conoscere don Giussani .
    Quando ero a GS cercava proprio di farmi capire questa novità; io mi lamentavo con lui di come GS avrebbe dovuto essere e invece lui rispondeva chiedendo "cosa c entra Gesù Cristo con la vita?"
    In seguito tutte volte che lo ho incontrato vedevo uno instancabilmente all opera per fare conoscere quella novità a tutti.

    Perciò adesso immagino che sia attorno a una grande tavola a fare una gran mangiata che non finisce mai, insieme a don Giussani , don Virgilio, la Paola e molti altri nella presenza di quel Gesù Cristo di cui è stato instancabile e appassionato testimone .

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