sabato 28 marzo 2015

ARRIVANO LE UNIONI CIVILI.


IL MATRIMONIO SALUTA E SE NE VA.
di STEFANO SPINELLI

            Era nell’aria. In Commissione giustizia al Senato cominciavano a circolare strane richieste di audizioni di rappresentanti di associazioni come “Arcigay”, “Arcilesbica”, “Famiglie Arcobaleno”, “Gay Lib”, “Gay net”, “Gay Center”, “Lgbt Mae”, “Consultorio Transgenere” e – non poteva mancare un sindacato – “CGIL nuovi diritti”.

            Alla fine, è stato tutto chiaro. Pochi giorni fa Renzi ha chiesto di accelerare. Ieri la Commissione di Palazzo Madama, con una maggioranza inedita Pd e M5S (contrari Ncd, Lega e FI), ha approvato il DDL Cirinnà, che istituisce le Unioni Civili e le prevede (questo è il punto essenziale della legge) anche per persone dello stesso sesso. Il testo equipara dette unioni alla famiglia fondata sul matrimonio ed estende i diritti familiari sinora riservati alle coppie sposate, anche alle semplici unioni, comprese quelle omosessuali.
El Greco, il 5° sigillo dell'Apocalisse

            Tutti diritti e nessuna responsabilità. In pratica, non vi è più alcuna differenza tra sposarsi e convivere (indipendentemente dal sesso). E’ sufficiente una dichiarazione delle due persone all’ufficiale di stato civile, alla presenza di due testimoni. E tutti i diritti matrimoniali (patrimoniali, previdenziali, quindi anche pensione di reversibilità, familiari) sono automaticamente conseguiti.
            E sapete come si rompe questo “connubio” registrato agli atti civili? Con una semplice “dichiarazione unilaterale” del primo componente che si stanca della unione civile registrata!

            E pazienza se l’altra parte che ha contratto l’unione non è molto d’accordo! E pazienza se dovesse esserci di mezzo un figlio. Sì, perché l’Unione Civile prevede la possibilità di adottare un figlio; per il momento solo parzialmente, ossia il figlio biologico di uno dei membri della nuova unione che si va a costituire (si chiama stepchild adoption). 

            Non è quindi vero che il disegno di legge non prevede la possibilità di adozione per gli omosessuali in certi casi. Comunque il diritto di adozione verrà sancito in tempi brevi. In Germania, dove era vigente una norma analoga, la magistratura costituzionale ha previsto l’estensione dei casi di adozione anche a coppie gay. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha sanzionato la legge austriaca che prevedeva l’adozione solo per le unioni civili eterosessuali, estendendola anche agli omosessuali. Aperto uno spiraglio, il gioco è fatto!
           
            Con questo disegno di legge, IN UN COLPO SOLO SI FAN FUORI I TRE FONDAMENTI DEL MATRIMONIO:

            a) la bisessualità (maschio-femmina, padre-madre),
 b) la famiglia come luogo di stabilità degli affetti e di aiuto reciproco (per prendersi  o lasciarsi basta una semplice dichiarazione in anagrafe),
c) il luogo di crescita e di educazione dei figli nell’ambito di un percorso  generazionale e identitario chiaro della famiglia parentale (si pongono infatti le premesse per procurarsi un figlio con la fecondazione eterologa e l’utero in affitto o con l’adozione da parte di due persone dello stesso sesso).


Una bella conquista civile. Non c’è che dire!

Nessun commento:

Posta un commento