mercoledì 20 luglio 2016

DONALD TRUMP UN FENOMENO AMERICANO CHE NON FA PIÙ RIDERE


Ma rimane lo zimbello del bel mondo giornalistico italiano

Oggi si apre la Convention repubblicana a Cleveland e gli inviati dei giornali italiani hanno deciso di scrivere tutti lo stesso pezzo.
Hanno scoperto che negli Stati Uniti si può girare armati e un “tycoon di destra” sta per assicurarsi la nomination.

E’ una grande festa del giornalismo collettivo. Maria Laura Rodotà sul Corriere della Sera ha la penna puntata su Trumpland e ci spiega che “Steve Loomis, ha chiesto inutilmente al governatore John Kasich un bando temporaneo delle armi per tutta la settimana”. L’inviata con un fremito sottolinea che “è vietato portare palle da tennis, bombolette spray, corde e zaini. Ma si può passeggiare con un mitra”.
Federico Rampini su Repubblica non si fa fregare cita anch’egli Loomis e ci dà dentro con grande originalità: “La polizia locale ha potuto vietare durante la convention «armi improprie» come «le pistole ad acqua e le palle da tennis» (sic); ma rimane perfettamente legale girare con un kalashnikov”. Wow.
Paolo Mastrolilli sulla Stampa - come la Rodotà sul Corriere e Rampini su Repubblica - cita Steve Loomis, il presidente del sindacato di polizia di Cleveland che ha chiesto il bando delle armi durante la convention. Toh, compare il nome di Nixon, non può mancare in una Convention di “un tycoon di destra”. Massimo Gaggi sul Corriere della Sera – come Rampini su Repubblica e Mastrolilli sulla Stampa – spiega che Trump dopo la strage di poliziotti a Cleveland “in un tweet piange le vittime di Baton Rouge e si chiede «quanti altri difensori della nostra sicurezza dovranno essere uccisi a causa della mancanza di leadership nel nostro Paese: noi chiediamo legge e ordine»: «Law and Order», come nel noto serial televisivo”.

Il serial in realtà è sulle pagine dei giornali italiani. Va in onda sempre la stessa puntata. A reti unificate. Quando mai avremo il piacere di leggere un pezzo originale e controvento?

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