venerdì 4 novembre 2016

PER IL PERCORSO ELEMENTARE DI CULTURA 2

Don Giussani, la modernità, il modernismo e il protestantesimo

L’IO, IL POTERE E LE OPERE
(pagg. 205-207)
Il mio parere è che certa teologia cattolica ha assunto accenti protestanti. 
Da dove nasce questo spirito protestante? Dalla riduzione del cristianesimo a parola. 
Ora, anche il Vangelo di Giovanni dice: «In principio era la Parola», ma per dire che la Parola si è fatta carne. E, in effetti, il cristianesimo sorge con un uomo, con un fatto. C’è una bella frase di Dostoevskij: «Il fatto più drammatico è che Dio, il Mistero che fa tutte le cose, sia coinciso con un uomo». È diventato uomo e da quel momento quel punto fisico si è dilatato nella storia. E la fisionomia di questo sviluppo si chiama Chiesa. 
Se il Cristianesimo fosse solo Parola di fronte al problema «Qual è l’ultima cattedra per interpretare questa parola?» non si potrebbe che rispondere come ha risposto l’epoca moderna: la coscienza individuale. Questo è il protestantesimo
Ma se il cristianesimo è un fatto, l’ultima cattedra è un fatto umano: la Chiesa con la sua Autorità. Con ultimo garante il Papa. E se è così, tutti gli aspetti umani sono investiti, si intrecciano tra loro. Il cattolicesimo non si vive «da soli». 
Lo dico sempre ai ragazzi: io non posso barare con voi, ma neppure voi con me.

Don Luigi Giussani

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