venerdì 31 marzo 2017

I DAZI DI ...OBAMA

I giornali hanno scoperto i dazi. 

C’erano anche con Obama, ma in quel caso si trattava di dazi democratici, intelligenti a prescindere, una faccenda very cool, espressione del free market dell’America in progress con incorporato l’orticello biologico alla Casa Bianca. 

Quelli di Trump all’Unione europea invece sono… un momento… quelli di Trump non sono di Trump, ma dell’amministrazione Obama. Questo RISULTA dal bollettino del pubblico registro degli atti del governo federale del 28 december 2016, n.249.


La notizia vera è il riflesso pavloviano dei levrieri da tastiera democratica nell’azzannare l’amministrazione Trump anche quando l’origine del problema – se di problema si tratta – è da un’altra parte. La lista dei prodotti oggetto della contesa non è uscita dopo una riunione alla Casa Bianca tra Stephen Bannon e Kellyanne Conway, ma era stata depositata in un atto del 26 dicembre scorso, OBAMA REGNANTE

Questa lista è un aggiornamento di una serie di prodotti europei che erano soggetti a tassazione rafforzata già nel 1999 e sottoposti a regime speciale di importazione, in tutto o in parte, fino al 2011. Presidenze Bush, Clinton e toh! sempre Obama.
Basta leggere i documenti, stare ai fatti, non perdere tempo a cercare la post-verità degli altri, i cattivi a prescindere, ma provare a raccontare le cose come stanno.
Ecco l’allegato dei prodotti già sottoposti a tassazione speciale sull’import:



Ma quello che conta, appunto, è il racconto generale dell’amministrazione brutta, sporca e selvaggia, la cronaca di quelli che escono dalle catacombe e gridano “Wilma, passami la clava”.

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