sabato 16 marzo 2019

LO «SCIOPERO DELLE NASCITE» PER SALVARE IL CLIMA


UN MODO BARBARICO  ISTERICO E ALLUCINOGENO PER COSTRUIRE "IL MONDO NUOVO"

L’astro nascente dei Dem americani Alexandria Ocasio-Cortez l’ha detto senza mezzi termini il mese scorso: «Per una giovane è più che legittimo porsi la domanda: è ancora giusto avere dei figli?». Perché a fronte della catastrofica situazione ambientale in cui versa il pianeta, la scelta di non fare figli è il modo più efficace per ridurre la nostra «impronta ecologica», cioé il consumo di risorse con la conseguente emissione di gas serra.


Le parole della Ocasio-Cortez hanno dato voce a tutte le donne che in questi tempi di ansie per i cambiamenti climatici in corso, si confrontano con lo stesso dilemma: fare figli è ancora una scelta sostenibile? E soprattutto, morale, in un mondo sempre più sovrappopolato, con risorse in via di esaurimento e problemi crescenti di inquinamento?

Blythe Pepino, l’ex cantante dei Mesadorm, si è decisa a fare outing dopo aver ascoltato la deputata americana: «Non volevo parlarne, avevo troppa paura di venire giudicata», confida al Guardian questa 33enne, che ha reso pubblica la sua scelta fondando BirthsStrike, un’organizzazione volontaria di uomini e donne che hanno deciso di non avere figli in risposta all’«imminente crollo climatico e al collasso della nostra civiltà» (sic!).

Se l’Apocalisse è dietro l’angolo, a che scopo fare famiglia? Eppure questo è proprio quello che la Pepino sognava di fare con il suo compagno, neanche 5 giorni dopo averlo conosciuto. Poi ha cominciato ad avvicinarsi agli Extinction Rebellion, un movimento internazionale con 60 mila sostenitori in oltre cento Paesi, che incita alla disobbedienza civile, con azioni non violente per il boicottaggio del nostro stile di vita; e si è decisa. In sole due settimane BirthStrike ha raccolto 140 adesioni, per lo più di donne che sono anche militanti di Extinction Rebellion.

La loro bibbia è il libro appena uscito del giornalista del New Yorker David Wallace-Well, The Uninhabitable Earth. Life after warming (Penguin). Un saggio, subito diventato un bestseller, che racconta il degrado del pianeta Terra sulla base delle nostre conoscenze scientifiche. E comincia con le parole: «È tutto peggio, molto peggio, di quello che pensereste...»

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