mercoledì 8 gennaio 2020

EPIFANIA DEL SIGNORE

L'ARCIVESCOVO CREPALDI DIFENDE
 LA FEDE DELLA CHIESA DALLE PROFANAZIONI.


+ Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo di Trieste
Parrocchia di San Giacomo, 6 gennaio 2020

(…)   Carissimi fratelli e sorelle, questa esemplare professione di fede dei Magi in Gesù Signore, Re e Salvatore universale, durante le feste natalizie è stata oggetto di un attacco senza precedenti che è andato dispiegandosi in varie forme: dalla volgare e blasfema identificazione della sua persona con l’essere gay, pedofilo e “sardina”, fino a più sofisticate interpretazioni dei testi scritturistici che lo hanno privato della natura divina.

Queste ultime, sono state proposte, in genere, da intellettuali liberal che, convinti di essere i depositari di non si sa quale arcana verità, pretendono di esercitare autorevolmente la missione di liquidare la regula fidei su Cristo alla quale ci riferiamo noi cristiani con la recita del Credo, naturalmente in nome del progresso umano di cui solo loro possiedono le chiavi di accesso.

Sempre loro e sempre quelli, ogni anno a spararla più grossa, spacciando patacche cristologiche in nome del progresso. Noi cristiani, invece, continueremo ad essere fedeli a quella regula fidei su Cristo che una luminosa e santa tradizione ecclesiale custodisce e tramanda, imitando i Magi che adorarono il Dio vivente in quel Bambino, povero, umile, che giaceva in una mangiatoia e meritava tutta la loro adorazione, la loro fede e la loro preghiera, convinti che la vera signoria – quella che libera, promuove e salva – stava proprio lì e solo lì, in quell’umile Bambino, il Verbo fatto carne. (…)

NOTA
Si è trattato di profanazioni materiali come le diffuse devastazioni dei Presepi, comunicative come i film che presentano un Gesù gay e pedofilo, perfino politiche come il paragonarlo alle “sardine”. Sono notizie molto tristi che tutti abbiamo letto ad opera per esempio di Saviano o della Maraini e che dimostrano il degrado assoluto del principio della libertà di espressione
Si è trattato anche di nuove interpretazioni teologiche scriteriate e progressiste che hanno negato la divinità di Gesù Cristo, nostro Salvatore. Il vescovo Crepaldi ha coraggiosamente e doverosamente condannato questi attacchi alla fede cattolica, invitando con calore i fedeli a respingerle e a contrastarle con impegno e fede apologetica. Nella tempesta bisogna rimanere fedeli alla Tradizione della Chiesa e alle verità che essa indefettibilmente ci tramanda dagli apostoli a noi: “Noi cristiani continueremo ad essere fedeli a quella regula fidei su Cristo che una luminosa e santa tradizione ecclesiale custodisce e tramanda, imitando i Magi che adorarono il Dio vivente in quel Bambino”.
Il testo completo nel link


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