venerdì 10 gennaio 2020

SE IL VESCOVO SI VERGOGNA DEL CREDO


Ogni giorno ce n'è una. E spesso è peggiore di quella del giorno prima. Quella di oggi mi sembra particolarmente grave. La trovo in questo articolo della Nuova Bussola Quotidiana: https://lanuovabq.it/it/ai-popoli-non-serve-il-credo-e-il-vescovo-lo-silenzia.
Mons. Derio Olivero (a destra) Vescovo di Pinerolo
A giudicare dall'articolo, sembra che non ci possano essere molti dubbi sul fatto: celebrando la messa dell'Epifania, il vescovo di Pinerolo ha deliberatamente omesso di recitare il Credo e lo ha sostituito con un momento di silenzio, in cui ognuno era invitato a professare in silenzio quel che voleva. Quel vescovo ha disubbidito alla lex orandi della chiesa, che prescrive inderogabilmente la proclamazione del Credo nelle messe festive. A quanto pare, egli ha motivato la sua scelta come segno di rispetto nei confronti dei non credenti e dei credenti di altre confessioni presenti alla messa.
Non dico nulla contro questo vescovo, e non voglio che qui si dica nulla contro di lui. Non spetta a me.
Però non posso esimermi dal fare un constatazione. Le scelte che gli uomini fanno hanno spesso, a prescindere dalle intenzioni e dalle varie interpretazioni che se ne possono dare, anche un significato oggettivo, una sorta di “nocciolo duro” che non si può far finta di ignorare.
In questo caso, dire che quel vescovo si è vergognato del Credo non è un'opinione malevola, o un'interpretazione che qualcuno potrebbe dare e qualcun altro contestare. È, ripeto, la mera constatazione di un fatto incontrovertibile.
Se uno, per riguardo nei confronti di qualcun altro, non fa una cosa che normalmente farebbe (e che anzi sarebbe tenuto a fare),significa oggettivamente che considera quella cosa inopportuna e che, quantomeno di fronte a quel tale, se ne vergogna. Se il vescovo di Pinerolo non recita il Credo perché in chiesa ci sono dei non cattolici, questo può significare solo che egli ritiene il Credo offensivo per loro.
Siccome lui è un vescovo e io un semplice fedele laico, mi sono confrontato con questa cosa e mi sono chiesto: ma io, come cattolico, posso mai pensare che la professione della  fede cattolica sia offensiva per qualcuno? A me la risposta sembra evidente, ma chissà se crediamo nelle stesse cose.

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