lunedì 30 marzo 2020

NEL DELFINO IL GUIZZO DI DIO



Commentato  da Mons. Massimo Camisasca

GIORGIO CAPRONI è un poeta livornese vissuto nel secolo scorso.
Di lui Giovanni Testori ha scritto che la sua poesia è una grande battaglia con Dio. È una poesia che può aiutarci a vivere questo momento presente in cui sembra di dover ingaggiare una battaglia con Dio. Dov’è Dio? Cosa fa Dio? Dove si nasconde e dove si rivela?

IL DELFINO


Dovunque balza il delfino
(il mare gli appartiene tutto,
dicono, dall’Oceano fino
al Mediterraneo), vivo
là vedi il guizzo di Dio
che appare e scomparre, in lui ilare
acrobata dall’arguto rostro.
È il giocoliere del nostro
inquieto destino – l’emblema
dell’Altro che cerchiamo
con affanno, e che
(il delfino è allegro – è il gaio
compagno d’ogni navigazione)
si diverte (ci esorta)
a fondere la negazione
(un tuffo subacqueo – un volo
elegante e improvviso
in un biancore di spume)
col grido dell’affermazione.
Giorgio Caproni
Nel delfino , come dice esplicitamente Caproni nel suo testo poetico, è adombrata la presenza e il nascondersi di Dio.
Dio accompagna la vita di ogni uomo, sembra talvolta scomparire, talvolta poi riappare, ma se cerchiamo sempre l’Altro con la A maiuscola, scopriremo  questa sua grande affermazione della vita anche nei momenti in cui la sua presenza sembra appartarsi.

MONS . MASSIMO CAMISASCA

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