sabato 16 maggio 2020

FINIRÀ QUESTO INTERMINABILE SABATO SANTO DELL'ASSENZA EUCARISTICA DI CRISTO.



Ancora 48 ore, e finirà questo interminabile Sabato santo dell'assenza eucaristica di Cristo. 
Nell'attesa, ci aiuta l'intelligenza acuta e profonda di Rémi Brague.  
 
Rémi Brague
«Viviamo in un mondo dove il virtuale tende a sostituire il reale.
Questo vale in tutti gli ambiti.
C’era un’eccezione, che era giustamente quella dei riti religiosi. Non perché riguarderebbero la dimensione eterea della nostra esperienza, lo “spirito”, come viene detto con un controsenso troppo diffuso.
Ma piuttosto, al contrario, perché essi riguardano il corpo. 

La Messa è un pasto, e non si può mangiare a distanza.
Le chiese sono dei refettori, una specie di mense popolari o ristoranti dei poveri dove tutti sono accolti senza filtri all’ingresso.
Certo, il nutrimento che è distribuito durante la Messa non è cibo qualunque.
Certo, lo scopo ultimo dei sacramenti non è di farci ricordare che abbiamo un corpo.
Ma potrebbero aiutarci a questo, per sovrappiù. 

I riti religiosi  associano indissolubilmente l’Altissimo con ciò che c’è di più umile, di più elementare nella nostra condizione: nutrirsi, riprodursi (anche il matrimonio è un sacramento), morire.
Questa alleanza paradossale conferisce alla nostra povera e fragile specie una dignità fuori dal comune».

(Intervista a Rémi Brague, Le Figaro 11 aprile 2020)


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