sabato 13 giugno 2020

L’OSSESSIONE DI RENDERE PURO IL PASSATO



Via col Vento 1939: Hatty McDaniel (Mami) Vivien Leigh (Rossella O'Hara))
C'è poco da sorridere, però. In effetti, sembra quasi uno scherzo o una parodia, tanto è grottesca la notizia, che un'azienda svizzera abbia deliberato la rimozione dagli scaffali dei cioccolatini "moretti", detti anche «testa di moro», pericolosi veicoli di razzismo strisciante. O che i canali Disney, sull'onda della messa sotto accusa di Via col vento, siano intenzionati a mettere sull'avviso i giovani consumatori degli Aristogatti o di Lilli e il vagabondo con una scheda pedagogicamente corretta che dice: «Questo programma potrebbe contenere rappresentazioni culturali ormai superate».

C'è poco da sorridere. Perché un po' di anni fa avremmo liquidato come una boutade la decisione di alcune università americane di sradicare dai piani di studio opere scorrette di Shakespeare e le Baccanti di Euripide: fatto. O di bloccare alla Sorbona la messa in scena delle Supplici di Eschilo: fatto anche questo. O di rimuovere da un'università inglese una targa con i versi di Rudyard Kipling, autore di un libro molto pericoloso come Kim e cantore, autore seriale di crimini culturali, Il fardello dell'uomo bianco: fatto. Avremmo considerato impossibile l’accusa a Dante Alighieri di essere "islamofobo". Sarebbe stata inconcepibile la distruzione della statua di Cristoforo Colombo, o lo scempio vandalico che ha deturpato quella di Churchill, l'eroe della guerra contro Hitler. O le proteste veementi al New York Times perché nella pagina delle opinioni se ne sia pubblicata una troppo conturbante.

(...) E sempre in nome della Bontà, sempre con la scusa di non offendere le minoranze. Perché nel nuovo fanatismo i lettori, gli spettatori, i frequentatori di una mostra, i passanti che passeggiano nei pressi di una statua considerata infetta, sono tutti infantilizzati, trasformati in bambini bisognosi di protezione e da prendere per mano: non leggere Shakespeare che potresti turbarti, non andare al cinema se non ne vuoi uscire stravolto. Ci siamo noi a demolire le cose brutte che tu devi ignorare, ci siamo noi a ripulire il passato, a renderlo puro e incontaminato: sarà un caso che le dittature amano molto i bambini non ancora sporcati dal Male?

Nel nuovo mondo in cui non si studia, ma si condanna, non si guarda ma si oscura tutto, tutto passerà al setaccio della nuova dottrina e pure un cioccolatino deve essere ricondotto all'ordine. Davvero c'è solo da sorridere?
Pierluigi Battista
Corriere della sera

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