martedì 9 giugno 2020

VERSO LA DISTOPIA ARCOBALENO


Pubblichiamo la parte conclusiva di un articolo di COSTANZA MIRIANO
(…) Quindi, prima che venga approvata la legge, provo a dire alcune cose, prima che diventino vietate. Penso che il disegno originario su ogni uomo e su ogni donna, fatti salvi alcuni rarissimi casi di alterazioni, preveda che siamo fatti in modo tale che un’affettività matura, feconda, adulta e generativa si realizzi in rapporto con l’altro sesso. Penso anche che ognuno di noi abbia un nucleo di mistero, un luogo interiore sacro che nessuno può permettersi di giudicare, nel quale il processo di una sana maturazione può in qualche modo alterarsi: per i rapporti familiari, per esperienze esterne alla famiglia, per un abuso, per avere assistito a episodi di violenza tra i genitori, per infinite vicende. Questo, unito alla precoce stimolazione della sessualità nella quale viviamo tutti immersi, nell’epoca del pansessualismo, può portare a una concezione edonistica e narcisistica in cui il sesso è visto esclusivamente come sorgente del proprio piacere, e quindi causare lo sviluppo di una sessualità non armoniosa. Gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati, come dice il Catechismo, cioè non compiono la nostra piena felicità. Sono un male. Perché noi crediamo che esista il bene e il male. Il bene ci fa felici, il male infelici. Se non viviamo per quello per cui siamo stati pensati, soffriamo.(…)
 Credo infine che i bambini abbiano bisogno di un padre e di una madre, condizione minima, necessaria ma non sufficiente alla loro crescita equilibrata, e che togliere a un bambino la madre o il padre e sostituirli con una figura del proprio stesso sesso sia una grave violenza, e un atto di profondo egoismo, perché i figli non sono un diritto ma un regalo che può anche non arrivare.
Per la mia esperienza spesso le persone che provano attrazione verso lo stesso sesso sono più sensibili e profonde della media, perché hanno dovuto rendere ragione prima di tutto a se stesse di quella ferita di cui dicevo. Ad alcune di loro voglio bene, e proprio perché voglio bene alla loro verità, alla loro felicità, mi è capitato, quando me lo hanno chiesto, di dire loro chiaramente che c’è un bene e un male nel vivere la sessualità, e che non è vero che tutte le emozioni vadano comunque assecondate e vissute, perché alcune sono buone per noi, per la nostra vera felicità, altre no. Credo che questa sia la vera e più alta forma di carità, che va sempre insieme a quella concreta di sostegno, ascolto, aiuto concreto. (…)
Ho il diritto di pensare quanto ho scritto, e ho il diritto di esprimerlo, in modo rispettoso e non offensivo (…)
Se invece dovesse passare la legge, ecco la versione riveduta: i gay sono i più felici di tutti, lo dice la parola stessa, e quando sono infelici è tutta colpa dei cattivi come me che li giudicano, e per colpa mia alcuni si uccidono, altri, sempre per colpa di quelli come me, si sentono autorizzati a picchiarli. L’amore è amore, quindi va bene anche comprare bambini da donne povere, perché comunque meglio due uomini o due donne che amano, piuttosto che il modello patriarcale in cui la povera donna fa la schiava al marito violento (quella che uteroaffitta non è schiava, perché è pagata, anche due spicci non importa, l’importante è che non lo faccia per suo marito).
Tutte le famiglie etero sono così, soprattutto se cattoliche, tranne quelle di sinistra, si intende. Le famiglie cattoliche si sa sono un covo di nevrosi e inibizioni e perversioni nascoste sotto una patina di perbenismo, ma se vedi la cronologia della navigazione su internet vedrai che schifo, meglio le famiglie allargate, così allegre e libere e per bene. Comunque è tutta colpa della Chiesa.
Va bene così?
COSTANZA MIRIANO 
31/5/2020

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