FERMA LE POLITICHE ABORTISTE DEL PARLAMENTO EUROPEO
Nei prossimi giorni il Parlamento Europeo dovrà
pronunciarsi sul progetto di risoluzione riguardante "Salute e diritti
sessuali e riproduttivi" ("Sexual and Reproductive Health and Rights”) a cura della
deputata portoghese Edite Estrela. Questa iniziativa si deve all'azione della lobby
abortista International Planned Parenthood Federation (IPPF), che dopo il
successo della raccolta di firme di "Uno di Noi” rischia di non
godere più dei sovvenzionamenti comunitari, e che quindi intende promuovere
l'aborto come metodo contraccettivo e come diritto umano a livello europeo.
Questo progetto umilia la dignità dell'essere umano allo stadio
embrionale, attacca esplicitamente il diritto all'obiezione di coscienza
e offende le libertà educative dei genitori, addirittura chiedendo
all'Unione Europea di finanziare l'aborto all'interno dei propri
programmi di aiuto allo sviluppo verso Paesi esterni. Oltretutto, l'argomento
della risoluzione non può essere legittimamente discusso in sede
europea, dato che è di esclusiva pertinenza degli Stati membri (come conferma una risposta della Commissione Europea dell'anno scorso).
Con la petizione "Ferma
le politiche abortiste del Parlamento Europeo”, promossa da
CitizenGO in cinque lingue, chiediamo al Partito Popolare Europeo e al
suo presidente Joseph Daul di opporsi nel modo più fermo all'approvazione di
questo progetto. Tanto più che lo stesso PPE aveva contribuito in modo decisivo
all'approvazione dell'importante Risoluzione 1763, presso l'Assemblea parlamentare del
Consiglio d'Europa, a difesa del diritto all'obiezione di coscienza.
Restano solo pochi giorni per chiedere ai deputati del PPE di non votare
questa proposta: ti chiediamo quindi di firmare e diffondere la nostra
petizione intitolata "Ferma
le politiche abortiste del Parlamento Europeo”.
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