Don Agostino: fede ragione cultura
"Questa certezza
ci è stata trasmessa e ci ha aiutato in tutti i momenti della vita, quelli
lieti e quelli drammatici", aggiunge il medico-pediatra, fondatore di Avsi
La sua gioia di essere
prete. Tutto è avvenuto nell’appartenenza alla madre Chiesa e al Movimento di
Comunione e liberazione
Sulla figura di don Agostino Tisselli, il sacerdote diocesano deceduto oggi all’età di 79 anni i cui funerali saranno celebrati martedì 31 dicembre alle 10 in Cattedrale, presieduti dal vescovo Douglas, ecco una testimonianza di Arturo Alberti, fondatore di Avsi. Uno di quelli che lo ha vegliato fino all’ultimo respiro.
Il
nostro caro don Agostino è tornato alla casa del Padre e noi suoi amici
sentiamo dolorosamente la sua mancanza, anche se sappiamo che sarà più presente
di prima.
Gli aspetti della sua personalità
Vorrei sottolineare alcuni aspetti della sua personalità che
mi hanno molto colpito nel cammino insieme da più di 50 anni.
Le fede in Gesù qui e ora
Prima di tutto la sua fede in Gesù presente qui e ora. Questa certezza
ci è stata trasmessa e ci ha aiutato in tutti i momenti della vita,
quelli lieti e quelli drammatici. Una fede senza tentennamenti.
Fede e ragione
In secondo luogo traspariva sempre la
sua gioia di essere prete. Un’adesione avvincente e
incondizionata alla chiamata vocazionale che sosteneva anche altre
vocazioni, come quella al matrimonio. Ma tutto è avvenuto nell’appartenenza
alla madre Chiesa e al Movimento di Comunione e liberazione. Una
appartenenza sempre vivace, non passiva, dove esprimeva le sue opinioni, le sue
proposte e dove si implicava con tutto se stesso, compresa la sua ragione. Fede
e ragione sono stati i caposaldi dell’insegnamento di
Ratzinger-Benedetto XVI che don Ago ha studiato, approfondito e fatto
totalmente suo.
La fede si fa cultura
Ma oltre a questo fondamentale nesso ci ha insegnato ad
accogliere la preoccupazione di Giovanni Paolo II quando diceva: che “una
fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta,
non intensamente pensata, non fedelmente vissuta”
La nascita, più di 15 anni fa, dell’associazione culturale “Il Crocevia” è stato uno dei risultati della sua passione culturale. Decine di incontri pubblici negli anni per proporre un percorso elementare di cultura, che aiutasse tutti a giudicare la realtà partendo dalla coscienza di appartenenza a Cristo e alla Chiesa.
Negli ultimi anni ha organizzato con la Var, un’associazione di
volontariato di Gatteo, corsi di catechesi per giovani e adulti durante tutto
il mese di luglio (5 giorni alla settimana) con più di cento iscritti. Una
incredibile testimonianza di come un sacerdote riconosciuto autorevole possa
coinvolgere tante persone nel pieno della stagione estiva considerata da
tutti come periodo di vacanza.
Il suo carisma educativo
Da ultimo, ma non certo per ultimo, segnalo la
potenza del suo carisma educativo conosciuto, apprezzato e valorizzato dallo
stesso don Giussani, con cui spesso Ago si incontrava.
Il suo
insegnamento di religione al liceo Scientifico “Righi” ha
forgiato tanti giovani sfidandoli ad
approfondire le ragioni della fede ricevuta dai
genitori e da altri vari ambiti, ma sfidando
anche i non credenti a non abbandonare la ricerca del senso della vita.
I tantissimi “campi estivi” con gli studenti delle
scuole medie inferiori hanno piantato un seme che per
molti, come ad esempio i miei figli, ha continuato a dare frutti positivi.
La Società dell’Allegria
I
centri estivi preparati dalla “Società dell’allegria” erano diventati uno
spettacolo di fede,di gioia e di preghiera anche
per tanti turisti che si fermavano a guardare con stupore quello che stava
accadendo nelle spiagge libere di Cesenatico.
Ti
ringraziamo don Ago per tutto quello che ci hai donato e
ti preghiamo di accompagnare tutti noi nel cammino di fede in questo mondo che
sempre più si allontana dalla strada della salvezza indicata da Gesù
Arturo Alberti – Cesena