IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA


DI DON AGOSTINO TISSELLI
Il termine catechismo (κατὰ-ἠχw,katà-eco) significa messaggio che risuona. Il messaggio Cristiano è detto Vangelo (ευ-αγγέλιον, eu-anghélion) e significa annuncio sempre nuovo. E cioè un annuncio che si muove, che ha un percorso.
Un annuncio che fa muovere, fa crescere.
Nel Catechismo della Chiesa Cattolica si individua con chiarezza tale percorso:
1.        Chi è l’uomo? “l’uomo è capace di Dio”: ha il cuore spalancato all’infinito;
2.        Il Cristianesimo: il mistero di Dio che si rivela all’uomo e che rivela l’uomo a se stesso;
3.        La moralità:    a) all’origine della dignità; b) l’origine della comuità umana: c) i comandamenti;
4.      La preghiera:    a) elevatio mentis Deum: la sorpresa della scoperta del livello spirituale dell’essere e dell’esperierienza umana;  b)  la preghiera come  orazione: le preghiere della tradizione, l'ascolto della parola  di  Dio che richiede il silenzio; c)   la preghiera comunitaria: la liturgia
Prima lezione
Il centro del catechismo della chiesa cattolica è in sostanza contenuto nella seconda parte del CCCC (Compendio Catechismo Chiesa Cattolica). È intitolato il Mistero cristiano. Su questo c’è un grande analfabetismo perché non si parla un linguaggio esatto, ma semplicemente giusto. Infatti, parlare di cristianesimo è parlare di Mistero. La parola Mistero viene da una radice indoeuropea“Mmh…” che significa ineffabile, immenso, indicibile, da cui la radice greca muw (myuo), da cui il verbo greco μυστήριον (mustrerion) ammutolisco, non ho parole, non riesco a ridurlo ai miei discorsi, alla mia logica, mi oltrepassa. È un tu che va al di là dell’io. Mistero che noi possiamo definire avvenimento.
Mistero che definiamo avvenimento.
La parola “avvenimento” non è una parola che semplicemente significa ciò che è accaduto, perché ci sarebbe la tentazione di un’interpretazione del termine avvenimento in maniera storicistica; un qualche cosa che è accaduto, ma che non mi riguarda. La parola avvenimento,invece dentro alla categoria di mistero, significa fatto sconvolgente. Tanto è vero che nel magistero della chiesa, soprattutto di Giovanni Paolo II, Cristo è definito come il centro del cosmo e della storia. È sconvolgente perché è presente, è un fatto accaduto ma sconvolgente. Centro del cosmo e della storia,quindi cuore della persona, cuore dell’umano, ma questo perché è presente. È un dio presente che ci interessa non un dio esistente. La questione di fondo su Dio non è la domanda sulla sua esistenza, è un'altra la domanda essenziale:“ma Dio m’interessa o mi salvo da solo?”Perché se io sono convinto che Dio, ma non è presente per me, per la mia salvezza, sono illuso di salvarmi da solo, illuso di bastare a me stesso e perciò rendo il Cristianesimo un avvenimento inutile.

Dunque un avvenimento sconvolgente,
dunque un avvenimento presente,
dunque un avvenimento.
Cristo è Mistero.
Evidentemente la cultura razionalistica ha parlato di mistero in maniera totalmente falsa. Mistero sarebbe ciò che non si conosce, per cui non è da prendere in considerazione, ciò che va al di là della conoscenza. Mentre la parola Mistero è fondamentale anche per la conoscenza, “perché se va al di là di quello che sai allora ti si apre come campo la ricerca”,(vedi:Albert Einstein). L’incognita m’interessa. Perché la ricerca che va verso la”x” è una ricerca ragionevole e la”x” mi fa supporre qualche cosa che c’è. Io non vado in cerca di un tesoro se a priori so che non c’è. Quindi c’è tutta l’urgenza della scoperta della parola Mistero. Tanto è vero che la cultura che il Movimento c’ha insegnato è la familiarità col mistero(vedi: “il senso religioso”). Il Mistero è unico perché è solo quel fatto li.
È unico il Mistero perché non si è più ripetuto,
è un fatto unico presente.
Il Mistero è unico e armonico.
Incarnazione.
Incarnazione significa che Dio si fa realmente uomo. Per quale ragione? Perché l’uomo riscopra la sua origine divina, perché l’uomo diventi se stesso. L’incarnazione è la possibilità dell’autocoscienza: “Chi sono io?” e cioè “di chi sono io?” È la possibilità dell’autocoscienza e della consapevolezza della dignità umana. Nella terza parte del catechismo della chiesa cattolica si afferma lapidariamente che l’origine della dignità umana è che l’uomo è stato fatto a immagine e somiglianza di Dio. Quindi è di razza divina, quindi ha coscienza di se.
Se ha coscienza di essere uomo, ha coscienzadella sua razza divina.
Quindi l’incarnazione è Dio che si ricongiunge all’uomo perché l’uomo riscopra la sua origine. Non è possibile che un fiume staccato dalla sua sorgente risalga da solo alla sorgente, occorrequesta discesa, è la sorgente che può raggiungere il fiume e ricongiungersi. Il mistero dell’incarnazione: “et verbum caro factum est”, il centro del Cattolicesimo.
Passione e morte.                         
Passione, daπάθος(pathos),amore, rosso, cuore, sangue, sacrificio. Sacrificio vuol dire rendere sacra la propria vita, consacrarla.
La Madonna dopo che è stata incinta di Gesù, lavava i piatti: sacrificio non è la fatica che fai, anche, ma è dire signore io consacro la mia vita al tuo regno. Quindi Dio incarnato ha come stile di libertà l’obbedienza, l’amore, il sangue, il sacrificio, la croce. Passione e morte quindi passione significa amore, morte significa sacrificio.
Risurrezione e comunione.
Risurrezione vuol dire che un uomo rinasce. vedi:capitolo III del vangelo di Giovanni, Nicodemo) “Può rinascere l’uomo, può forse ritornare nel grembo della madre?”Certo che può rinascere l’uomo,da morto può risorgere. Cristo è risorto col suo corpo. Corpo nuovo, corpo glorioso, noi già di qua possiamo rinascere esperimentare la risurrezione. Tutto questo si verifica oggi nel corpo di Cristo, che è la chiesa, cioènel Mistero della comunione. Ultimamente il cristianesimo è mistero di comunione.

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