I cattolici
e la politica. L’impegno di Romano Colozzi
Il 29 ottobre al Palazzo del Ridotto si è un dedicato un convegno al politico cesenate e all’esperienza del Movimento Popolare.
Èdedicato alla memoria e agli albori politici di Romano Colozzi, cesenate per oltre vent’anni assessore alla regione
Lombardia scomparso nel 2023, il convegno che si terrà mercoledì 29 ottobre alle 21 al palazzo del Ridotto
di Cesena, promosso da LetturIncontro,
LabOra e Il Crocevia. Prende spunto dal volume ’Movimento Popolare. Materiali per una storia’ di Rodolfo Casadei,
Roberto Formigoni (tra i fondatori di Mp) e Gian Franco Lucini. Casadei sarà
presente insieme a Giancarlo Cesana, già presidente di Mp e ad Arturo Alberti,
firmatario del manifesto del movimento a Cesena. In dialogo con Leonardo
Lugaresi e Michele Navacchia, gli ospiti ripercorreranno la nascita e
l’esperienza del soggetto politico negli anni ’70 e ’80.
| Campanile di San Martino (Ivrea) |
"Il Mp si costituì Cesena nel 1976 – rievoca il medico Arturo Alberti, che con Colozzi fu tra i promotori – per cercare di riaggregare il mondo cattolico e farlo diventare un soggetto culturale e politico capace di giudizi e di costruttività sociale. Eravano una trentina di persone nel dicembre del 1975 a ritrovarci per costituire la base fondativa, e nel febbraio 1976 in un teatro Jolly gremito tenemmo l’evento inaugurale". Alberti fu il presidente di Mp per anni, la sede era in mura Barriera Levante. "Gli aderenti - aggiunge - non erano solo di Comunione e Liberazione. In seguito l’ipotesi di un movimento cattolico perse pian piano la sua forza senza comunque rinunciare ad accogliere chiunque fosse disposto a lavorare in questo soggetto. Il settimanale ’Il Sabato’, fu uno strumento molto utile".
"L’incontro dedicato alla
memoria di Romano Colozzi – afferma Alberti – non vuole essere una malinconica
riunione di nostalgici, ma intende riproporre un impegno culturale e politico
con altre forme ma con lo stesso desiderio di essere utili alla costruzione del
bene comune" "Quegli anni della nostra gioventù –: rievoca Alberti –
furono pieni di passione. Romano ed io fummo entrambi candidati nel 1975 come
indipendenti nella Dc. Io ebbi più di mille preferenze, poco meno del professor
Giobbe Gentili. Scegliemmo di impegnarci nella Dc per dare un contributo affinché
mantenesse l’identità cristiana, consapevoli che nel partito c’erano molte
anime e alcune temevano Cl. A posteriori, vedendo cosa è successo con la
seconda repubblica, devo constatare che la Dc fu un grande partito."