mercoledì 15 giugno 2011
LADY GAGA, LA MENZOGNA E IL POTERE
di Marco Invernizzi
Tratto da La Bussola Quotidiana il 13 giugno 2011
La menzogna più grave è quella che si cerca di fare apparire come normale. Questo è accaduto sabato al Circo Massimo al termine dell’Europride, con il comizio di Lady Gaga e la venerazione mediatica che ha accompagnato l’evento.
Si è cercato infatti di fare apparire come normale l’amore “senza limiti”, come ha detto la popstar, l’amore che prescinde dalla natura che vuole le persone maschi o femmine.
Questo è il cuore della questione antropologica, oggi: il rifiuto della natura, e quindi delle sue indicazioni e dei suoi limiti.
La «rivoluzione dell’amore» evocata durante l’evento del Circo Massimo viene da lontano, almeno dal 1968, e si vuole estendere a tutti i Paesi che, come l’Italia, non hanno ancora riconosciuto giuridicamente il matrimonio gay, come esplicitamente Lady Gaga ha detto al termine del suo discorso, proponendolo come obiettivo politico da raggiungere nel «tempo presente» e fornendo l’elenco di questi Paesi, come per annunciare un itinerario politico da perseguire nell’immediato futuro: Lituania, Russia, Polonia, Libano ecc...
Tutto il resto è di contorno, anche se un contorno importante che merita di essere ricordato. Intanto, risulta patetico il tentativo di fare apparire come parte perseguitata il mondo glbt (gay, lesbica, bisessuale, transessuale) che riceve un messaggio del segretario di Stato Hillary Clinton, che riesce a far venire appositamente a Roma, attraverso la mediazione dell’ambasciatore americano, la star considerata da Forbes (2011) come la celebrità più potente del pianeta, che mobilita i media di tutto il mondo.
Ma c’è di più. C’è una pressione straordinaria concentrata su chi è rimasto fedele a una dottrina che riconosce l’esistenza della natura sessuata, dell’amore come progetto per sempre fra un uomo e una donna e dell’esistenza di limiti morali che la stessa natura indica come non valicabili, appunto non negoziabili: ma chi nel mondo occidentale è rimasto ancora fedele a questa prospettiva oltre al Papa, al suo Magistero e ai cattolici che gli sono accanto?
La domanda non è peregrina. Quali pressioni sono state esercitate affinché il sindaco di Roma on. Gianni Alemanno, concedendo il patrocinio all’Europride e dando il benvenuto a Lady Gaga perdesse l’onore e l’apprezzamento di molti dei suoi sostenitori che hanno faticato per farlo diventare sindaco nel 2008? E chi ha spinto la Presidente di centro-destra della Regione Lazio Renata Polverini a intervenire alla manifestazione per prendersi una selva di fischi? Hanno fatto il conto di quanti voti perdono e di quanti ne guadagnano con gesti simili? Ma se anche ci guadagnassero, essere di destra non voleva dire che ci sono dei valori che prescindono dal consenso democratico, dal vantaggio elettorale (o economico, o di potere)? Lo sconcerto è grande.
Rimane il Pontefice e l’insegnamento della Chiesa, e poco altro. Ci sarà qualcuno fra chi ha ancora un po’ di potere e di influenza che avrà il coraggio di farlo proprio e di sostenerlo pubblicamente?
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