A Baltimora va a fuoco il modello sociale
progressista, tutto burocrazia e sussidi. L’Europa prenda appunti
Baltimora non è Ferguson. Non è una
periferia segregata dominata dal potere bianco, è una città che una volta era
la sesta più popolosa degli Stati Uniti con tutti gli attriti dell’èra
postindustriale e una chimica sociale infiammabile, guidata saldamente per
quarant’anni dal Partito democratico. Il sindaco è una giovane donna
afroamericana, che in questi giorni è stata molto criticata da sinistra per
aver usato troppo spesso la parola “thug”, che sta per malvivente, teppista,
delinquente. Ha usato quel termine, e non un più simpatetico “manifestante”,
per qualificare i protagonisti degli scontri.
Baltimora è uno degli esperimenti urbani democratici che sono cresciuti in
America negli ultimi decenni, e il modello ha alcuni tratti comuni,
dall’estensione del settore pubblico sotto la rigida supervisione dei
sindacati, alla riduzione delle forze di polizia, fino alla moltiplicazione
degli strati burocratici che hanno creato un clima inospitale per le aziende
che vogliono crescere e fare affari.
All’origine del “blue-city model”,
come lo chiama il Wall Street Journal, c’è
una concezione centralista dell’amministrazione che secondo il quotidiano
conservatore tende a generare tre conseguenze sociali fra loro correlate:
“Alto
tasso di criminalità,
crescita economica lenta
e collasso del sistema delle scuole pubbliche, che si trasforma in un
serbatoio di posti di lavoro per insegnanti invece che in un luogo
d’insegnamento”.
A questo va aggiunta la crescita smisurata
dell’edilizia popolare, politica che porta voti a sinistra ma crea sacche
periferiche di criminalità, disoccupazione e povertà contrastata a suon di
sussidi, situazione alla quale spesso si sovrappone il tema razziale.
Non è una storia estranea all’Europa
delle banlieue e dei campi nomadi in periferia.
Il quartiere dove è stato arrestato
Freddie Gray (morto per gravi lesioni alla volonna vertebrale) è abitato al 96
per cento da neri e ha un tasso di disoccupazione del 21 per cento, quasi il
triplo della media della città, che a sua volta è superiore a quella dello
stato del Maryland. Le circostanze della morte del ragazzo vanno stabilite in
modo imparziale, e il contesto non fornisce giustificazioni né attenuanti nel
caso specifico. Ma in questi giorni nelle strade di Baltimora quello che sta
andando a fuoco è il modello sociale progressista.
Nessun commento:
Posta un commento