Roberto De Mattei, vicepresidente del Cnr, è ormai spacciato. Le sue dichiarazioni a proposito del terremoto e della fine dell’impero romano per troppi invertiti hanno scatenato il pollaio del politicamente corretto. Nessuno accetta l’idea che uno scienziato possa avere un convincimento metafisico rispetto alla materia. E siccome le religioni hanno l’obbligo di aggiornarsi, pena l’accusa di fondamentalismo, è finita che solo alla scienza è dato il crisma dell’inamovibilità, e nulla è concesso al Sacro. Ricapitoliamo: i terremoti sono un castigo divino, ed è vero. Ed è verissimo che Roma sprofondò nell’oblio per eccesso d’invertiti. Tanto è vero che la splendida Roma diventò cristiana. E però, Inch’Allah, adesso arriviamo noi saraceni e sistemiamo tutto. Mutande di latta, please.
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