La vasta emozione suscitata dalla morte di Marco Simoncelli ha anticipato di qualche giorno, e in qualche modo reso più acuto, il grande interrogativo che ogni anno il 2

Eppure proprio le reazioni alla morte del giovane motociclista stanno lì a dimostrare che quella porta non si riesce mai a chiuderla davvero. L’interrogativo resta; anche se facciamo molti tentativi per edulcorarne l’amarezza e per smussarne la spinosa dolorosità, anche se ci accontentiamo di consolazioni a buon mercato o ne cerchiamo di più raffinate. Diversa, diceva ancora Ratzinger, è la domanda del credente: «A subitanea morte, libera nos Domine - liberaci, o Signore, da una morte improvvisa. Essere portato via all’improvviso senza essersi potuto preparare, senza sentirsi pronto, è considerato dal cristiano come il massimo dei pericoli da cui vorrebbe essere preservato. Egli vorrebbe percorrere l’ultimo tratto della vita in modo cosciente, vorrebbe morire con una propria intenzione».
Leggendo questa breve sintesi della saggezza di duemila anni di cristianesimo, mi sono reso conto di quanto a fondo sia penetrata in me la mentalità non più cristiana: d’acchito non pregherei così, non mi augurerei un periodo in cui preparare il trapasso. Non sto qui a discutere il perché o a cercare le ragioni sociali o culturali; constato. Ma constato anche che quando l’approccio cristiano alla morte mi viene proposto non posso negare il suo fascino e la sua profonda comprensività. Lo vedo quando, ad esempio, leggo come si sono preparati alla morte certi santi o come la racconta Sigrid Undset in quell’imponente affresco del medioevo nordico che è Kristin figlia di Lavrans.

Poi arriva il momento: «Lavrans era pienamente in sé: parlava con voce nitida seppure debole e come in procinto di spegnersi. I famigli si accostavano al letto uno dopo l’altro; ad ognuno Lavrans stringeva la mano ringraziando. Per ultimo si congedò dalla moglie. Si dissero qualcosa che nessuno poté udire, poi si baciarono davanti a tutti». Dopo un ultimo sussulto e dopo aver dichiarato con voce distinta la sua fede nella resurrezione, Lavrans muore. Cosa posso augurarmi di meglio?
Pigi Colognesi lunedì 31 ottobre 2011
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