Tutti ricordiamo quel momento, dove eravamo, cosa stavamo pensando.
E dall'istante in cui il primo e poi il
secondo aereo si sono conficcati sulle Torri Gemelle, tutto è cambiato
Vent'anni fa eravamo "tutti americani". Oggi non lo
sappiamo più.
Fu Trump a sottoscrivere gli accordi di Doha, ma, come ha ricordato l'ex
segretario di Stato Mike Pompeo, quell'impegno era sotto la spada di Damocle
della reazione militare americana.
Con Biden è cambiato tutto: il tempismo catastrofico con cui ha ritirato le sue truppe dall'Afghanistan è stata un'umiliazione nazionale e un tradimento morale, e ha spalancato i cancelli del presente a un governo di criminali e terroristi.
Oggi l'Europa
vive l'illusione del Talebano moderato, una idiozia che poteva nascere solo da
una leadership incapace che da sempre sventola bandiera bianca dichiarando la resa.
Il
tragico ritiro deciso da Biden, testardo ma
traballante, ambizioso ma inetto , ha cosparso di disonore l'Occidente e ha reso
il mondo più pericoloso. Siamo all'epilogo più amaro, ai Talebani che
riscrivono la storia, anche la nostra. Vent'anni dopo, sta iniziando un altro
capitolo di questa storia.
L'11
settembre non è il passato, è il presente. La "lunga guerra" non è
finita.
God
save America
Nessun commento:
Posta un commento