sabato 4 settembre 2021

LA MIA STORIA DENTRO LA STORIA

OMELIA DI DON AGOSTINO TISSELLI

SANTA MESSA A CONCLUSIONE DEL CAMPO DEL DISEGNO

CESENATICO 26/8/21

 


Siamo abituati a fare i nostri programmi, a guardare i nostri interessi, non aspettiamo nessuno, sembra che il tempo scorra senza bussare, senza che nessuno ci apra una porta e ci svegli.

Non dormite, dice oggi il Signore, vegliate, state attenti, perché voi non sapete quando il Padrone tornerà. È tutto suo, ogni mio respiro è suo, ogni mia parola è sua, a lui devo rendere conto.

È difficilissimo nella cultura post moderna di oggi, dove anche un uomo onnipotente ha paura. Egli non sa difendere fino in fondo nemmeno la propria esistenza, la sua è una paura esistenziale, non psicologica, perché non sa cosa vale la vita, non sa quanto costa e quanto ha cura Dio della mia vita. Non lo sa e continua a vivere come se non vivesse, lascia passare il tempo, col tempo le cose cambieranno, pensa, ma  le cose non cambiano, se non si rinnovano minuto per minuto grazie a quella sveglia, a quell’incontro, a quell’urto a quei colpi sulla porta, come è stata l’occasione di questo campo del Disegno, come è l’occasione della Chiesa, dei sacramenti.

 Se uno non si sveglia è peggio di uno che dorme, è peggio, perché non sa nemmeno di dormire, pensa di vivere, pensa di essere sveglio, pensa che i conti tornano perché li fa lui con se stesso, non ha paragone, ma il giudizio amici miei c’è, il rendiconto c’è, non rimandiamolo a domani, non è in un futuro immaginato, è l’educazione che dobbiamo avere e rendere conto della proprietà che Dio ha su tutto e su di me.

Devo rendere conto, non ci si può prendere gioco di Dio, il Dominus, il Signore, il Proprietario.

Lui ci chiama per nome, chiama il mio nome , come ha chiamato Abramo.

Il nome non significa soltanto una identità anagrafica, ma una missione: Abramo progenitore di un popolo che nessuno sa contare. Si crea così una storia nella storia, l’uomo di oggi vive se crea una storia, una storia dentro quella storia che noi chiamiamo in maniera indefinita storia e basta.

No, no, io voglio quella storia, io voglio la storia, io voglio la storia nella storia, sono qui a parlare per questo, vivo per questo, sono sacerdote per questo, sono cristiano per questo, Lui mi ha chiamato per nome, per un compito, per creare una storia dentro la storia. Non mi va di pensare che la storia è generica come mi insegnano a scuola. Io devo raccontare la mia storia.

Don Agostino Tisselli

La mia storia, ciò per cui il Signore mi ha messo al mondo, per la quale il Proprietario mi ha chiamato per nome. Questo è difficilissimo nella distrazione di oggi. Devo rispondere.

Non c’è altra strada per essere felici. Creare una storia dentro la storia.

(trascrizione dalla registrazione)

 

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