mercoledì 12 gennaio 2011

ECOTERRORISMO

 
ALLARME TERRORISMO
di FAUSTO CARIOTI
I terroristi eco-compatibili che se ne fregano degli uomini.
I fanatici politicamente corretti sognano un mondo libero dal profitto, dagli 0gm e dai poliziotti. Ma in nome della Causa rovinano la vita agli innocenti.



Capita anche che chi ti ammazza, o ti spedisce un pacco-bomba per Natale, abbia il cuore pieno di buoni propositi. Volkert van der Graaf, per dire, era il giovanotto olandese di 32 anni che nel 2002 uccise il leader di destra olandese Pini Fortuyn. Oggi tutti ricordano che Fortuyn, la vittima, era un politico anti-islamico. E quindi un pericoloso fascistoide, secondo la vulgata diffusa in Europa. Pochi tengono a mente che il suo carnefice, van der Graaf, era idealista, ambientalista e difensore dei diritti degli animali, e che se ha sparato a Fortuyn l`ha fatto solo perché voleva lasciare alle generazioni future un mondo più giusto e più bello.
Eppure quell`omicidio avrebbe dovuto mostrare quanto il terrorismo occidentale sa essere politicamente corretto ed eco-consapevole. Perché gli alti ideali non impediscono di compiere lavori di bassa macelleria. Anzi, al contrario: li motivano e li "assolvono". Servono a lavare il sangue versato.
Vicenda diversa, ma copione simile, si può trovare in quanto accaduto ieri a Roma.
Nell`ambasciata svizzera e in quella cilena sono esplosi due pacchi-bomba, che hanno ferito altrettanti innocenti, uno in modo grave. In attesa che spunti il pirla di turno a spiegarci che in realtà dietro ci sono chissà quali trame oscure, vale la pena di dare retta agli investigatori. I quali, viste le modalità dell`operazione, hanno imboccato subito la pista degli anarchici e degli eco-terroristi, peraltro confermata dalla rivendicazione fatta dalla Federazione anarchica informale.
Il "Bombarolo"
Gli obiettivi, del resto, parlano chiaro. Sono simboli. Il Cile è diventato centrale nella lotta degli insurrezionalisti europei dal maggio del 2009, quando l`anarchico Mauricio Morales, di 27 anni, è morto a Santiago. La polizia non c`entra, Morales ha fatto tutto da solo: lo ha ucciso l`esplosione dell`ordigno da lui costruito, che aveva nello zaino e con il quale voleva far saltare in aria una gendarmeria. Sarà che la sua storia ricorda molto quella del "Bombarolo" di Fabrizio De Andrè («Il mio Pinocchio fragile parente artigianale / di ordigni costruiti su scala industriale / di me non farà mai un cavaliere del lavoro / io sono di un`altra razza, son bombarolo»), fatto sta che per i suoi colleghi italiani Morales è diventato subito un santino. Il suo nome apparve anche nella rivendicazione del pacco-bomba spedito un anno fa all`università Bocconi di Milano, che ovviamente era stata scelta come obiettivo perché metafora del capitalismo rampante.
Il Silvestre
Quanto alla Svizzera, nelle sue galere ospita gli anarchici italiani Costantino Ragusa e Silvia. Guerini, arrestati lo scorso aprile con l`accusa di preparare un attentato esplosivo contro un laboratorio dell`Ibm specializzato in nanotecnologie. Ragusa e Guerini fanno parte del circolo anarco-ecologista pisano "Il Silvestre", nel cui sito si denunciano «secoli di devastazioni del mondo naturale ad opera di un progresso sempre più ecocida». I due erano stati arrestati già a Pisa nell`aprile del 2006 per avere fatto saltare con la dinamite un traliccio dell`alta tensione, ma ne erano usciti assolti. Nel 2002 la Guerini era stata condannata a tre anni per aver incendiato un ripetitore nel Bergamasco, quindi assolta, in Cassazione.
I bravi ambientalisti del Silvestre sono molto vicini all`elvetico Marco Camenisch, classe 1952, militante antinuclearista e padre dell`ecoterrorismo europeo, condannato nel proprio Paese per numerosi attentati contro le infrastrutture energetiche, evaso dal carcere, arrestato dalla polizia italiana ed estradato in Svizzera, dove ora è in prigione e rischia la condanna all`ergastolo.
L`utopia buonista
Questo è il brodo di coltura, nel quale gli investigatori sono convinti di trovare i responsabili degli attentati di ieri. Non sono assassini di professione. A differenza dei loro cugini più rossi non aspettano sotto casa, per ammazzarli, poliziotti, magistrati e autori delle riforme del lavoro.
Sono disorganizzati, spesso incapaci: quelli di loro che non fanno la fine del bombarolo Morales passano anni in carcere. Sognano un mondo libero dal profitto, dagli Ogm, dalle centrali elettriche e dai grandi gruppi industriali.
Un mondo in cui l`aria sia sempre pulita e non ci sia più bisogno di poliziotti e carcerieri. Non attaccano le persone in sé, ma i simboli di quello che ritengono il Male. Non sanno come si chiama il portinaio dell`ambasciata cilena che rischia l`amputazione delle mani e la perdita di un occhio per avere aperto il loro pacco, né importa loro qualcosa di quel poveraccio. L`unica cosa che hanno a cuore è la Nobile Causa, che mettono al di sopra delle vite: le loro e quelle degli altri.
Ma è proprio questo idealismo, al pari dell`utopia buonista di van der Graaf, a renderli tanto pericolosi. Il loro amore per la natura e per un mondo migliore ricorda il cartello che il nazista Hermann Goring aveva appeso nel proprio ufficio: «Chi maltratta gli animali lede la sensibilità del popolo tedesco».
Da "LIBERO - EDIZIONE MILANO" di venerdì 24 dicembre 2010

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