IL MIO pensiero turbato è dedicato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Lui è preoccupatissimo perché il paese è turbato.
Io però ricordo che in un’altra occasione il nostro paese è stato molto più turbato di adesso, ma lui sembrò – diciamo così – molto meno sensibile. Mi riferisco al suo rifiuto di firmare il decreto – proposto dal governo Berlusconi, da QUESTO governo –che avrebbe salvato Eluana.
Un rifiuto che motivò dicendo che non c’erano le condizioni per l’urgenza …. non c’erano festini a “turbare” il paese, ma una donna che stava morendo disidratata. Come è andata a finire lo sappiamo: i “turbamenti” altrui non gli fecero cambiare idea.
Due anni prima invece era stato tanto turbato dal fatto che Piergiorgio Welby non riuscisse a ottenere l’eutanasia.
Ma per molti anni, prima, non era parso turbato dai gulag dell’Unione Sovietica o dalle dittature sovietica, polacca e negli altri paesi dell’Est, quando Woityla era ancora cardinale, e chiedeva libertà per il suo popolo e per la Chiesa perseguitata.
Per quanto mi riguarda, sono questi gli episodi che mi fanno definire con CHIAREZZA l’uomo Giorgio Napolitano.
Nessun commento:
Posta un commento