domenica 24 settembre 2017

CARLO CAFFARRA: QUESTO E’ L’EVENTO CRISTIANO


 IL VERBO SI GETTÒ NELLA CORRENTE DEL MALE PER SALVARE L’UOMO

 estratto del discorso che avrebbe tenuto al convegno della Bussola

«Due persone camminano sull’argine di un fiume in piena. Uno sa nuotare, l’altro no. Questi scivola e cade nel fiume, che sta travolgendolo. Tre sono le possibilità che l’amico ha a disposizione: insegnare a nuotare; lanciare una corda e raccomandargli di tenerla ben stretta; buttarsi in acqua, abbracciare il naufrago, e portarlo a riva.

Quale di queste vie ha percorso il Verbo Incarnato, vedendo l’uomo trascinato all’autodistruzione?
La prima, risposero i pelagiani, e rispondono tutti coloro che riducono l’evento cristiano a esortazione morale.
La seconda, risposero i semi-pelagiani, e rispondono coloro che vedono grazia e libertà come due forze inversamente proporzionali.
La terza, insegna la Chiesa. Il Verbo, non considerando la sua condizione divina un tesoro da custodire gelosamente, si gettò dentro la corrente del male, per abbracciare l’uomo e portarlo a riva. Questo è l’evento cristiano.

Chiediamoci: a quale profondità la ricostruzione dell’umano deve cominciare? (…) Il male della persona umana in quanto tale è il male morale, poiché esso colpisce il soggetto personale. La ricostruzione dell’umano o comincia a questo livello o sarà sempre semplice chirurgia estetica. L’atto redentivo di Cristo, accaduto una volta per sempre sulla Croce, e sacramentalmente sempre presente e operante nella Chiesa, guarisce precisamente quella lacerazione del soggetto dalla quale ha origine la devastazione dell’umano. E la Chiesa esiste per questo: per rendere presente qui e ora l’atto redentivo di Cristo. Guai se la memoria della Chiesa ha altri contenuti!».


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