domenica 8 gennaio 2012

ALLEGRIA!

«Coro di consensi», sottotitola Repubblica commentando il discorso di fine d'anno di Giorgio Napolitano.


Evidentemente Repubblica immagina che, mentre il Capo dello Stato (con le maiuscole nessuna avarizia) parlava a reti unificate, tutti gl'italiani, che fino a un attimo prima sedevano a tavola davanti al dessert, oppure s'accingevano a sparecchiare, si siano alzati in piedi per applaudire.

Vi stupireste se qualche cieco avesse riacquistato la vista o se qualche paraplegico avesse ballato il tip tap?  Un tocco quirinalizio à la Padre Pio ci guarirà tutti dalla scrofola! Di qui il coro di consensi! Gli applausi e gli urrà! E le richieste di bis! Come in Bulgaria, al tempo in cui le Bulgarie guardate a vista dall'Armata rossa piacevano al presidente della repubblica almeno quanto oggi gli piace l'Europa sotto tutela tedesca, anche nell'Italia del governo tecnico «coro di consensi» è una frase fatta dovuta ai potenti. Allegri, italiani! Con trent'anni di ritardo, senza fretta, pian piano, ma alla fine il 1984 è arrivato anche da noi.

Nessun commento:

Posta un commento