Siamo addolorati
e partecipi a quanto successo e sta succedendo nelle zone
dell’Emilia
Romagna colpite, traumatizzate ed impaurite dal terremoto.
Siamo solidali
con i famigliari delle vittime e con coloro che hanno perso tutto (casa,
lavoro…) ed
aderiamo alle iniziative di intervento proposte a loro vantaggio.
Ci sgomenta
ancor di più un altro terremoto, quello mediatico: il manifesto
tentativo di
colpire il fondamento della Chiesa e cioè la persona, il magistero e
l’opera di
Benedetto XVI.
Non riusciamo
proprio a sopportare che una moltitudine di cattolici, fin dal
battesimo membri
del corpo di Cristo che è la Chiesa, non abbiano compreso che
Gesù fondatore e
capo della Chiesa l’abbia fondata sulla roccia: “Tu sei Pietro e su
questa pietra
edificherò la mia chiesa e le forze degli inferi (i poteri della
menzogna) non
prevarranno contro di essa”.
Siamo con il
Papa perché ci interessa diffondere il suo magistero, a cominciare dal
Catechismo della
Chiesa Cattolica, convinti che sia proprio questa la miglior
forma di difesa.
Questo è lo scopo del
nostro lavoro, cioè della nostra amicizia.
Nessun commento:
Posta un commento