venerdì 15 giugno 2012

IL TERREMOTO



Siamo addolorati e partecipi a quanto successo e sta succedendo nelle zone
dell’Emilia Romagna colpite, traumatizzate ed impaurite dal terremoto.

Siamo solidali con i famigliari delle vittime e con coloro che hanno perso tutto (casa,
lavoro…) ed aderiamo alle iniziative di intervento proposte a loro vantaggio.

Ci sgomenta ancor di più un altro terremoto, quello mediatico: il manifesto
tentativo di colpire il fondamento della Chiesa e cioè la persona, il magistero e
l’opera di Benedetto XVI.

Non riusciamo proprio a sopportare che una moltitudine di cattolici, fin dal
battesimo membri del corpo di Cristo che è la Chiesa, non abbiano compreso che
Gesù fondatore e capo della Chiesa l’abbia fondata sulla roccia: “Tu sei Pietro e su
questa pietra edificherò la mia chiesa e le forze degli inferi (i poteri della
menzogna) non prevarranno contro di essa”.

Siamo con il Papa perché ci interessa diffondere il suo magistero, a cominciare dal
Catechismo della Chiesa Cattolica, convinti che sia proprio questa la miglior
forma di difesa.

Questo è lo scopo del nostro lavoro, cioè della nostra amicizia.

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