domenica 16 gennaio 2022

SCONTRO SU EUTANASIA E SUICIDIO ASSISTITO

Comunicato di 70 associazioni cattoliche contro l'articolo della rivista dei gesuiti che si esprime a favore della legge sul suicidio assistito 

 “Non possiamo rimanere convinti – osservano in una nota le associazioni – da un articolo pubblicato oggi su La Civiltà cattolica in tema di norme sul suicidio assistito.

Sorprende, infatti, che una testata autorevole, da cui ci si attende eco del Magistero della Chiesa, rischi posizioni che -seppur indirettamente- possono dar campo di fatto a quella ‘cultura dello scarto’, dai cui effetti negativi richiama costantemente Papa Francesco. Ciò avviene -spiegano- in quanto ci sembrano fraintese le norme già approvate e quelle in discussione”.

L’articolo dà una lettura positiva della legge n. 219/2017, la quale permette invece la morte sulla base di un inammissibile ‘ora per allora’ e ha creato le basi per la sentenza della Corte costituzione sul ‘caso Cappato’ sull’aiuto al suicidio.

Apre al testo sulla c.d. ‘morte volontaria medicalmente assistita’, in discussione alla Camera, negando che sia un testo eutanasico, quando al suo interno ogni singola norma va in quella direzione, inclusa quella che – pur in presenza del diniego del medico e del Comitato per la valutazione clinica – stabilisce che il giudice può comunque decidere per il decesso”.

“Né si deve –aggiungono- nemmeno dare l’impressione di cedere al ricatto referendario, prima ancora che la Consulta si esprima sull’ammissibilità del quesito. Questa presa di posizione, al netto delle intenzioni dell’articolista, sarà certamente valorizzata dai sostenitori della ‘morte di Stato’”.

Le Associazioni ritengono, poi, che, “laicamente, e in adesione al dato antropologico” sia ora necessario “ribadire che la tutela della vita e l’affiancamento di chi soffre è una battaglia di ragione e di civiltà, che dovrebbe, perciò, interessare tutti, e che certamente muove chi porta nel nome l’ideale di una civiltà cattolica, auspicando, dunque, l’intensificazione di un dialogo con questo intento certamente comune”.

“E -concludono- se a tutti chiediamo di riflettere se possa essere ragionevole scartare la vita, alle istituzioni rivolgiamo uno specifico pressante appello affinché la sostengano nei momenti più difficili attraverso cure palliative effettive e capillari nei territori italiani e con un’assistenza domiciliare h24”.

Nota: questo comunicato è stato firmato anche  dal CROCEVIA

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https://lanuovabq.it/it/eutanasia-e-gesuiti-riecco-il-deprimente-male-minore

 

 

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