Messaggio del vescovo di
Cesena Douglas Regattieri per la
Pasqua 2022
Come celebrare quest’anno la festa più
importante del cristianesimo, la santa Pasqua, mentre sfilano i carri armati e
cadono le bombe sulle città ucraine seminando morte e distruzione?
Come possiamo quest’anno augurarci Buona Pasqua, quando milioni di donne, bambini e anziani sono costretti a lasciare le loro case e le loro terre per rifugiarsi in paesi stranieri? Come rallegrarci e cantare l’Alleluia quando, in Ucraina, al suono delle campane delle chiese, si sovrappone, fino a smorzarlo, l’assordante clamore delle armi e dei missili che devastano la vita delle persone, uccidendo civili e militari? Come è possibile?
Forse affiora alla nostra mente il medesimo pensiero che colse il poeta Rodari, quando, cento anni fa, si chiedeva:
La luna all'alba questa mattina |
Chissà se la luna / di Kiev / è bella come la luna di Roma,chissà se è la stessa / o soltanto sua sorella…
“Ma son sempre quella! – la luna protesta –non sono mica / un berretto da notte / sulla tua testa!
Viaggiando quassù / faccio lume a
tutti quanti, / dall’India al Perù,
dal Tevere al Mar Morto, / e i miei raggi viaggiano senza passaporto”.
Sì, le vicende umane subiscono intoppi,
rallentamenti, arresti, ritorni al passato; si incrudeliscono al punto che gli
uomini preferiscono innalzare muri piuttosto che costruire ponti, ma la luna
continua a splendere. Per tutti.
Nel suo incessante ‘sorgere’ e ‘calare’ dice: anche nella notte più buia c’è sempre la mia luce, che orienta. È un’immagine molto bella e suggestiva, anche perché rimanda a un altro astro luminoso, ben più splendente: il sole.
Essa non brilla di luce propria, ma riflessa: quella del sole che per noi cristiani rappresenta il Cristo Signore, “sole che sorge dall’alto” (Lc 1, 78).
Non c’è nella storia umana evento così calamitoso e disastroso da eliminare questa luce che in alto, con o senza le nuvole, sempre splende.
Perciò, anche quest’anno, in quest’ora così buia e dolorosa, noi cristiani ci scambiamo gli auguri pasquali: Alleluia, Cristo è risorto, Alleluia! Risorga Cristo nei nostri cuori!Risorga sul popolo ucraino provato e umiliato dall’odio fratricida e sacrilego. Risorga sui bambini privati del sorriso e dei loro giochi. Risorga sulle donne e sugli uomini senza più casa, lavoro e affetti. Risorga sugli anziani cui è impedito di continuare a sognare. Risorga anche nel cuore di chi cova e medita progetti di morte e di distruzione e lo conduca alla conversione.
Risorgi, Signore, in ciascuno di noi.
Douglas
Regattieri, vescovo di Cesena-Sarsina
Cesena,
14 aprile 2022
foto di Giorgio Marini
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