I giornali
hanno scoperto i dazi.
C’erano anche con Obama, ma in quel caso si trattava di
dazi democratici, intelligenti a prescindere, una faccenda very cool,
espressione del free market dell’America in progress con
incorporato l’orticello biologico alla Casa Bianca.
Quelli di Trump all’Unione
europea invece sono… un momento… quelli di Trump non sono di Trump, ma dell’amministrazione
Obama. Questo RISULTA dal bollettino del pubblico registro degli atti del
governo federale del 28 december 2016, n.249.
La
notizia vera è il riflesso pavloviano dei levrieri da tastiera democratica
nell’azzannare l’amministrazione Trump anche quando l’origine del problema – se
di problema si tratta – è da un’altra parte. La lista dei prodotti oggetto
della contesa non è uscita dopo una riunione alla Casa Bianca tra Stephen
Bannon e Kellyanne Conway, ma era stata depositata in un atto del 26 dicembre
scorso, OBAMA REGNANTE
Questa
lista è un aggiornamento di una serie di prodotti europei che erano soggetti a
tassazione rafforzata già nel 1999 e sottoposti a regime speciale di
importazione, in tutto o in parte, fino al 2011. Presidenze Bush, Clinton e
toh! sempre Obama.
Basta leggere i documenti, stare ai fatti,
non perdere tempo a cercare la post-verità degli altri, i cattivi a
prescindere, ma provare a raccontare le cose come stanno.
Ecco
l’allegato dei prodotti già sottoposti a tassazione speciale sull’import:
Ma
quello che conta, appunto, è il racconto generale dell’amministrazione brutta,
sporca e selvaggia, la cronaca di quelli che escono dalle catacombe e gridano
“Wilma, passami la clava”.
Nessun commento:
Posta un commento