Il giornalista Gianni Valente (ex Trenta Giorni, un duro e puro
di Papa Francesco) su Vatican Insider del 18 – 04 2019 accusa le “cricche
clericali” di fare manovre per dividere i due “anziani pastori “ (Bergoglio e
Ratzinger).
Fingendo completamente di ignorare il contenuto del documento di
Papa Benedetto XVI (che interviene con autorevolezza sul tema degli abusi nella
Chiesa) nonché le forma e i modi con cui è stato reso pubblico, e il fatto che
Benedetto l’avesse scritto per i vescovi del vertice sugli abusi, a cui invece
non è mai stato consegnato, riesce a scrivere un articolo da collezionare quale esempio di giornalistica ipocrisia e
offesa all’intelligenza …
L’intero pezzo può esser trovato anche sul sito
del Sussidiario.net; propongo solo il cuore della considerazione di costui, che
si commenta da solo :
(Parlando di papa Benedetto) “Non
lo lasciano in pace soltanto i suoi tormentatori più impietosi: le cricche, gli
apparati e i personaggi – compresi arcivescovi e cardinali – che si ostinano a
strattonarlo per incastrarlo nelle guerre ideologiche e di potere con cui
dilaniano la carne di Cristo. In passato hanno invano provato a tirarlo dentro
il loro attacco a Papa Bergoglio, tentando di spacciarlo come il “padrino”
dell’operazione Viganò. Irriducibili, avevano bisogno in fretta di un
“manifesto” attribuibile a Ratzinger per perpetuare la loro Lotta Continua. Un
manifesto riconducibile alla loro statura, alla portata delle loro guerricciole
di posizione. La ferocia empia con cui sedicenti “ratzingeristi” maltrattano il
Papa emerito, usandolo come bandiera delle loro operazioni di potere e di politica
ecclesiastica, è anche essa un segno vertiginoso della condizione della fede e
della Chiesa nel mondo, che tanto ha fatto palpitare, per tutta la vita, il
cuore di Joseph Ratzinger”.
Straordinario! Tornielli
da un lato sarà pieno di orgoglio per la sua creatura e il suo erede in questo
genere di bassi mestieri, dall’altro impazzirà di gelosia per un simile
articolo …. Melloni vibrerà di
approvazione, e considererà se sia possibile far avere a Valente una laurea
honoris causa o una borsa di studi finanziata dall’Unesco o dalla Scuola di
Bologna, sempre con soldi pubblici, rigorosamente.
Nota finale
Proprio qualche giorno prima sul
Sussidiario.net un sacerdote, don Federico
Picchetto, aveva scritto sempre a proposito del medesimo scritto di
Benedetto XVI:”Stupisce sempre come le parole di Papa Benedetto siano
utilizzate per alimentare una sterile contrapposizione con Papa
Francesco. All’origine di questo processo non c’è una reale passione per
la Verità, e quindi per la propria vita, bensì
il desiderio che prevalga una verità che già so e che mi è comodo riaffermare
per le conseguenze che essa produce nella Chiesa, nella comunità, nella società
stessa.”
Esattamente quello che fa Valente……
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