Al Parlamento italiano è in discussione una legge schifosa. E' la legge
contro l'omofobia. La gente che dissentirà da ciò che sta rapidamente
diventando ortodossia nella questione dei “diritti dei gay” verrà regolarmente
accusata di “omofobia”. E' il nuovo grande delitto ideologico del nostro tempo,
assieme a quello altrettanto persecutorio di "islamofobia". Anche un
vecchio romanzo libertino e ottocentesco potrà essere accusato di omofobia, se
dovesse lasciar intendere che un bambino ha bisogno di un padre e di una madre.
Dalle grandi opere della nostra tradizione questi perbenisti, trogloditi della
cultura, hanno sradicato i presunti residui del patriarcato, del sessismo, del
razzismo, dell’orientalismo, dell’oppressione di classe e adesso dell’omofobia.
L’unico modo per restare al sicuro sarà chiudere la bocca, oppure abbracciare
il coro e gridare "omofobia" a turno. Questo è il cuore della
menzogna gay. Simili leggi non sono fatte per proteggere gli individui
dall'intolleranza becera e spicciola, ma per imporre un nuovo dogma odioso e
totalitario. Opporsi a questa legge non è bigotteria, ma buon senso laico,
gioia di vivere, allegria. Contro i cupi cultori di una società mortificata.
© - FOGLIO QUOTIDIANO
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