ASSUNTINA MORRESI
14 Novembre 2014
C’era una volta qualcuno, anzi, più di uno, che diceva con
orgoglio “mandateci in giro nudi, ma lasciateci la libertà di educare”. Chissà
che fine hanno fatto.
I fatti: sabato 8 novembre nel portale della diocesi di Milano,
accessibile agli insegnanti di religione (più di 6000, con la password), c’era
la seguente lettera:
Cari colleghi,
come sapete in
tempi recenti gli alunni di alcune scuole italiane sono stati destinatari di
una vasta campagna tesa a delegittimare la differenza sessuale affermando un'idea di
libertà che abilita a scegliere indifferentemente il proprio genere e il
proprio orientamento sessuale.
Per valutare in
modo più preciso la situazione e l'effettiva diffusione dell'ideologia del
"gender", vorremmo avere una percezione più precisa del numero delle scuole coinvolte,
sia di quelle in cui sono state effettivamente attuate iniziative in questo
senso, sia di quelle in cui sono state solo proposte.
Per questo
chiederemmo a tutti i docenti nelle cui scuole si è discusso di progetti di
questo argomento di riportarne il nome nella seguente tabella, se possibile entro la fine
della settimana. Grazie per la collaborazione
Qualcuno ha
mandato il testo a Repubblica, e si è scatenato il putiferio. Proteste da parte
di associazioni gay, interrogazioni parlamentari, addirittura esposti al
Ministro Giannini. Leggere qui per
credere. Il risultato, oggi pomeriggio, le scuse della diocesi:
La comunicazione
mandata sabato 8 novembre agli insegnanti di religione della Diocesi di Milano
da un collaboratore del Servizio Insegnamento Religione Cattolica è formulata
in modo inappropriato e di questo chiediamo scusa. L'intento originario
era esclusivamente quello di conoscere dagli insegnanti di religione il loro
bisogno di adeguata formazione per presentare, dentro la società
plurale, la visione cristiana della sessualità in modo corretto e
rispettoso di tutti.
don Gian Battista
Rota, Responsabile Servizio Insegnamento Religione Cattolica, Arcidiocesi
di Milano
Domanda: di che cosa bisognava chiedere scusa? Dove sarebbe
l'inappropriatezza? E inappropriatezza di che?
La verità è che c’è un clima di intimidazione che cresce ogni
giorno di più.
Lo hanno denunciato oggi Eugenia Roccella e Carlo Giovanardi:
Da mesi la scuola
italiana, dalla materna sino ai licei, e' diventata terreno di conquista da
parte delle associazioni LGBT che hanno ripetutamente tentato anche attraverso
l'UNAR la diffusione di opuscoli dove venivano rozzamente accusati famiglia,
Stato e religione di essere le fonti primarie di omofobia. Tale iniziativa
venne formalmente censurata dall'allora viceministro Cecilia Guerra in quanto
non concordata ne' con la Presidenza del Consiglio ne' con il Ministero della
Pubblica Istruzione". A sostenerlo sono il senatore di Ncd Carlo
Giovanardi ed Eugenia Roccella. "Ciononostante sono continui i tentativi
di imporre nelle scuole la teoria del gender, negando che i bambini possono
avere un naturale sviluppo maschile e femminile, bollato come frutto esclusivo
delle convenzioni sociali. In questo clima chiunque tenti di contestare
l'inopportunità che nelle scuole materne per esempio si spieghi ai bambini che
sono due pinguini maschi a fare l'uovo viene aggredito come omofobo, e si vuol
negare ai genitori il sacrosanto diritto dovere di educare i propri
figli", aggiungono. "Le solite aggressioni verbali, che hanno
costretto la Curia di Milano, rea di aver chiesto in quali scuole questi temi
vengono trattati, a chiedere scusa, sono l'ennesimo tentativo riuscito, in un
clima di caccia alle streghe, di intimidire chiunque non voglia piegarsi a
questa dittatura culturale che attraverso la proposta di legge Scalfarotto
vuole addirittura colpire penalmente chi non la pensa come le organizzazioni
LGBT", concludono.(ANSA)
Ma diciamola tutta: alle organizzazioni gay non importa veramente
dei cosiddetti diritti, matrimonio compreso. Vogliono solo chiudere la bocca a
tutti quelli che pensano che gli esseri umani nascono maschi o femmine (e non
omosessuali o eterosessuali), e che ogni bambino, nato da un uomo e una donna,
ha diritto ad avere un padre e una madre.
Il signor Vladimiro Guadagno, in arte Luxuria, ha definito “un
fatto grave e un'ingerenza eccessiva”, la lettera.
Parlo di Luxuria, perché riguardo all’invito a TV2000, fortunatamente
ritirato, voglio chiarire un concetto. Il problema non è intervistare Luxuria,
e tantomeno l’accoglienza, il dialogo, lo “sporcarsi le mani”, etc. Il fatto è
che gli invitati a TGTG, come lo era Luxuria, vanno lì per dare un giudizio sui
fatti, per commentare autorevolmente le notizie. A TGTG sono invitate persone
di cui si pensa sia interessante e utile, per un cattolico, ascoltare giudizi e
opinioni. Quindi invitare Luxuria a commentare le notizie significa, da parte
del direttore della TV della CEI, ritenerlo un personaggio pubblico autorevole
e indicarlo come tale ai telespettatori cattolici. Per questo era un errore
invitarlo, e una gaffe pazzesca farlo mentre la CEI era riunita e parlava
proprio di famigla.
Io sabato 15 vado
alla manifestazione di NCD per la famiglia. Aperta a tutte le associazioni
pro-famiglia. Qui l’elenco.
ROMA; Piazza Farnese, ore 14.30. Oggi, per
questo, hanno volantinato i parlamentari dell’NCD a Roma.
Nessun commento:
Posta un commento