BENEDETTO
XVI
UDIENZA
GENERALE
Piazza
San Pietro Mercoledì, 9 aprile 2008
(...)
Benedetto qualifica la Regola come “minima, tracciata solo per l’inizio”
(73,8); in realtà però essa offre indicazioni utili non solo ai monaci, ma
anche a tutti coloro che cercano una guida nel loro cammino verso Dio.
Per la
sua misura, la sua umanità e il suo sobrio discernimento tra l’essenziale e il
secondario nella vita spirituale, essa ha potuto mantenere la sua forza
illuminante fino ad oggi.
Paolo VI, proclamando nel 24 ottobre 1964 san
Benedetto Patrono d’Europa, intese riconoscere l’opera meravigliosa svolta dal
Santo mediante la Regola per la formazione della civiltà e
della cultura europea.
Abbazia Benedettina di Melk, Austria |
Oggi l’Europa – uscita appena da un secolo profondamente
ferito da due guerre mondiali e dopo il crollo delle grandi ideologie
rivelatesi come tragiche utopie – è alla ricerca della propria identità.
Per
creare un’unità nuova e duratura, sono certo importanti gli strumenti politici,
economici e giuridici, ma occorre anche suscitare un rinnovamento etico e
spirituale che attinga alle radici cristiane del Continente, altrimenti non si
può ricostruire l’Europa.
Senza questa linfa vitale, l’uomo resta esposto al
pericolo di soccombere all’antica tentazione di volersi redimere da sé – utopia
che, in modi diversi, nell’Europa del Novecento ha causato, come ha rilevato il
Papa Giovanni Paolo II, “un regresso senza precedenti nella tormentata storia
dell’umanità” (Insegnamenti, XIII/1, 1990, p. 58).
Cercando il vero
progresso, ascoltiamo anche oggi la Regola di san Benedetto come una luce per il
nostro cammino. Il grande monaco rimane un vero maestro alla cui scuola
possiamo imparare l’arte di vivere l’umanesimo vero.
Leggi anche
L Europa Nella Crisi Delle Culture: L'ultima Conferenza Del Cardinale
Joseph Ratzinger (Subiaco, 1° Aprile 2005)
http://magisterobenedettoxvi.blogspot.it/2008/02/leuropa-nella-crisi-delle-culture.html
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