Il mondo perfetto
non esiste
i di J. Ratzinger* (1984)
D. «Che cosa minaccia oggi la democrazia?»
R. «C’è innanzitutto
l’incapacità di fare amicizia con l’imperfezione delle cose umane: il desiderio di assoluto nella storia è il
nemico del bene che è nella storia. L’idea che la storia passata sia stata
una storia di non libertà si afferma sempre di più; e che finalmente ora, o tra
poco, si potrà o si dovrà costituire la società giusta».
«Io penso che noi oggi dobbiamo con ogni decisione chiarirci che né la ragione né la fede promettono, a
nessuno di noi, che un giorno ci sarà un mondo perfetto.
Esso non esiste. La sua continua
aspettativa, il gioco con la sua possibilità e prossimità, è la minaccia più
seria che incombe sulla nostra politica e sulla nostra società, perché di qui
insorge fatalmente l’onirismo anarchico.
Per la consistenza futura della democrazia pluralistica e per lo sviluppo
di una misura umanamente possibile è necessario riapprendere il coraggio di
ammettere l’imperfezione ed il continuo stato di pericolo delle cose umane».
«Sono morali solo quei programmi politici che
suscitano questo coraggio. Immorale è al contrario quell’apparente moralismo
che mira ad accontentarsi solo del perfetto. Sarà quindi necessario anche un
esame di coscienza nella predicazione morale della Chiesa o vicina alla Chiesa,
le cui ipertese esigenze e speranze spingono alla fuga dal piano morale a
quello utopico».
*Cristianesimo e democrazia pluralista (Christliche Orientierung in der pluralistichen Demokratie? Uber die
Unverzichtbarkeit des Christentums in der modernen Welt), conferenza
del 24 aprile 1984,
traduzione di don Pietro Cantoni.
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