Intervista a Mons. Nicola Bux:
“Il Papa non può propagandare le sue
idee private rispetto alla perenne verità cattolica. Il Vangelo? Non è
rivoluzionario”: è l’affondo del noto teologo barese don Nicola Bux, apprezzato
consigliere di Papa Ratzinger, in questa intervista al Quotidiano.
Don Nicola,
il Vangelo, come affermato dal Papa, è rivoluzionario?
“No. Questa è una tesi che andava in
vigore negli anni ‘70, dopo la pubblicazione di alcuni libri, e risente delle
idee del sessantotto e del marxismo. Venne fuori per rendere maggiormente
appetibile la figura di Gesù, ma non ha fondamento teologico”.
Perchè?
“Il Vangelo stesso ci dice che Gesù non è venuto ad abolire la Legge,
ma a darle compimento e questo da solo basterebbe. Una rivoluzione che si
rispetti non risparmia il passato e neppure l’esistente. Gesù, al contrario, è
un ricapitolatore secondo la bella espressione di San Paolo, ricapitola in sé
le cose. E’ vero che nell’Apocalisse c’è scritto che egli fa nuove tutte le
cose, ma quel verso va letto come portare a compimento”.
Meglio atei
che cristiani che odiano?
“Io credo che il problema sia quando il
Papa si allontana dal testo scritto che gli preparano ed alza gli occhi alla
platea. La mia sensazione è che certe affermazioni, oltre che da un certo
autocompiacimento, nascono dal fastidio che egli nutre verso la Chiesa. Papa
Francesco preferisce una visione di Chiesa come popolo indistinto rispetto a
quella intesa in senso vero. Non si accorge, però, che scivola in una visione
contraddittoria e peronista, una schizofrenia che cozza contro la stessa idea
di misericordia tanto diffusa e seguita”.
Perchè?
“Se dico che chi odia, dunque
effettivamente in stato di peccato, fa bene a stare fuori della Chiesa e allo
stesso tempo affermo che bisogna fare entrare il divorziato risposato
civilmente, ugualmente peccatore dandogli la comunione, cosa che è
impossibile, cado in contraddizione. Entrambi infatti sono in peccato. E allora
perchè essere severi con chi odia e misericordiosi col divorziato risposato?
Torniamo al tema del peronismo. Succede che paradossalmente si vuole fare
entrare quelli che sono fuori, ma poi escono quelli che sono dentro. Certe
asserzioni, se cadono su fasce deboli o poco consapevoli, sono pericolose e
hanno effetti deleteri. Rischiamo di svuoltare ancor di più le chiese”.
E allora?
“E’ un tema di fondo. Può il Papa
propagandare le sue idee private rispetto a quelle della perenne verità
cattolica? No. Non è un dottore privato e non è pensabile modificare a
piacimento o dare versioni che urtano contro la dottrina cattolica e il
deposito della fede, che non è un museo, ed anche qui ci sarebbe da dire”.
Prego.
“Se i musei fossero roba inutile nessuno
andrebbe a visitarli, non le pare? I pastori della Chiesa devono manifestare
sempre fedeltà alla sana e perenne dottrina e verità senza inquinamenti, ma
custodedole con cura”.
Bruno Volpe 4 gennaio 2019
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